NERO
Intanto anche Nero, abbassata la cornetta del telefono e grattandosi, senza accorgersene, la barbetta nera che gli spuntava dal mento, rimase pensieroso. . ritornò in sé quando sentì un miagolio di dolore.
Non si era accorto di aver calpestato Nerina la sua vecchia gatta, che ormai senza più grinta, tendeva ad addormentarsi anche in mezzo alla stanza o in qualsiasi luogo si trovasse.
Questo invito lo aveva un po' lasciato di stucco. Erano passati i periodi in cui tutti lo invitavano, lo volevano, in cui lui si concedeva senza aver paura di consumarsi.
"Un tempo giocavo molto"disse a voce alta, come se qualcuno lo stesse ascoltando," stavo in compagnia del mio amico Bianco, vivevamo insomma in bianco e nero.. ah! che tempi! penso i migliori della mia vita. Lo sapevate che i cani vedono in bianco e nero? Ogni tanto mi è capitato di piangere, avrei desiderato essere amato per cose felici e gioiose, invece mi usavano per i funerali, per le paure, per rappresentare la morte.
Mi fecero entrare anche nei tribunali a vestire i giudici...
Nel medio Evo non mi usavano molto, perché mi nascondevo, ero difficile da trovare.
Qualche riccone però mi rintracciava, mi comprava, mi sbatteva in piccoli angoli delle tele... allora ero veramente prezioso. In pochi potevano comprarmi, perché ero un bel Nero lucido, molto costoso. Certe volte mi ricavavano dal fumo, facendomi fare brutte figure perché come il fumo, sbiadivo in fretta, svanivo. Poi qualcuno ha voluto farmi un bel regalo, mi ha utilizzato per colorare pizzi e sete in nero, che eleganza ragazzi! Ho vestito bellissime donne, anche alcune brutte per la verità! dando loro raffinatezza e charme.
Il mio bel d'affare lo ebbi nel periodo delle riforme, insomma nel XIV secolo, perché bisognava ritornare ai colori sobri, seri, che richiamassero l'umiltà del peccatore. Allora Lutero si vestì di nero, anche Carlo V ed altri re.
Fino al XVIII secolo solo gli aristocratici mi usavano per colorare i vestiti del lutto. Poi venni usato anche dai contadini. Ora che mi sto confessando, voglio dirvi tutto. Sono rimasto per molto tempo nascosto perché una parte di me era in altri colori. Quando i colori si abbracciavano e si fondevano nascevo io, non eccessivamente nero, diciamo grigio.
Quando è nata la chimica l'uomo capì che mi ero nascosto( in piccole quantità) nell'avorio calcinato. Un pizzico di me era più costoso dell'oro. Poi il mio nero dell'inchiostro fece la sua parte nella storia.
I pirati mi adoravano, mi usarono anche per la loro bandiera.. non voglio raccontarvi quelle terribili avventure! sempre bagnato ed esposto ai venti. Anche gli anarchici mi vollero nella loro bandiera. Vi giuro che non volevo entrare in politica, mi costrinsero... non come oggi che tutti fanno la ressa per entrare...
Devo dirvi che, a parte il periodo in bianco e nero, ho avuto anch'io la soddisfazione di condividere bei momenti anche con il Rosso. Verso il VI secolo mi trovavo in tutte le scacchiere dell'India, e sono stato tra le mani di grandi giocatori. Solo gli europei hanno preferito le scacchiere bianco rosse, eravamo nell'anno mille, ma il rinascimento ci ha riportato in vita assieme al bianco. Come vedete anche noi come gli umani abbiamo avuto le nostre gioie e i nostri dolori.
Adesso vado a prepararmi.. chissà che festa! A presto"..