username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Celibato e ipocondria

Il celibato dopo i quaranta potrebbe essere la porta che conduce verso una feroce ipocondria.

Ho iniziato a misurarmi la temperatura corporea quasi per gioco e ora non posso farne più a meno. Almeno cinque sei volte al giorno e qualche volta anche di notte. Se mi scende sotto i 35 allora penso di andare in ipotermia, se va oltre i 36, 7 allora ho il timore che con un balzo da felino potrebbe raggiungere i 37, 3 e da lì condurmi alla febbre da cavallo. Non si può mai sapere con la febbre quale sia la patologia sottostante, potrebbero essere necessarie settimane o addirittura mesi di indagine all'ospedale.
Adesso, continuamente, misuro anche la pressione arteriosa, le pulsazioni devono stare tra 60 e 80 al minuto, ma non è raro sentire un tamburo battente in testa e sentirle schizzare oltre i 130.

Col tempo ho imparato a misurare anche il volume delle urine, una volta mi era parso di fare troppa poca pipì e così ho scoperto che se si scende sotto mezzo litro nelle 24 ore, la cosa diventa alquanto allarmante a meno che non sia estate e la sudorazione profusa. Quest'estate sono arrivato a scendere sotto i 600 ml nelle 24 h per almeno due settimane. Sono andato dall'urologo che mi ha riferito un fatto interessante: se le urine son poche ma non c'è gonfiore al volto e alle gambe, allora non ci si dovrebbe preoccupare.

Spesso mi succede di sentire un gran vuoto nella testa e per paura di un attacco ischemico transitorio o peggio di un ictus mi metto a recitare: il mio nome è vincent corbo nato a... il... residente a... codice fiscale...
Gli attacchi di panico stanno diventando sempre più frequenti, quando mi succede non riesco a respirare e vedo decine di meduse fluttuare nel mio campo visivo. L'altro giorno mi è successo al centro commerciale, l'altro ieri all'ufficio postale.

In passato coltivavo la passione dell'onanismo, ora non riesco a pensare nemmeno lontanamente alla masturbazione, semplicemente vado in tachicardia e le extrasistoli non mi lasciano scampo.
Sono troppo impegnato con tutte queste "attività" al punto che non riesco a trovare il tempo di leggere un libro o di fare una passeggiata in centro.
I dolorini al torace e alla schiena sono frequenti e allarmanti e le corse al pronto soccorso stanno diventando una routine. Nenche il lexotan riesce ad alleviare le mie preoccupazioni.

La paura d'invecchiare, è la paura d'invecchiare. Noi celibi senza figli abbiamo paura d'invecchiare. E le donne? Le donne si mettono a pulire casa, oppure si lasciano andare ad un pianto non liberatorio, alcune di esse si danno alla politica o diventano ferventi animaliste.

 

2
6 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Ferdinando il 27/08/2015 09:07
    Lo trovo uno splendido spaccato di vita, scritto con molta maestria... complimenti.
  • Vincenzo Capitanucci il 27/08/2015 08:26
    lessi un bel romanzo 37. 1 al mattino .. ed era il sintomo di una follia devastante.. in quanto alle meduse.. non è preoccupante il mondo ne è pieno.. in quanto al resto non so.. io non mi curo.. e non mi controllo.. se devo andarmene vorrei farlo di botto... un bel testo Vincent sul mettersi a nudo.. pochi lo fanno..

6 commenti:

  • ThePunisher il 31/08/2015 11:59
    Cresci... invecchi... mancano le certezze o almeno... cambiano... ma rimani attaccato a quelle vecchie... svanite... accantonate nel non concretizzare la tua vita così come lo schema prevede (moglie... figli...)... e cominciano quelli che chiamo... conti alla rovescia...
  • vincent corbo il 28/08/2015 07:01
    Grazie a tutti per i graditi commenti e recensioni.
  • Ellebi il 28/08/2015 00:15
    Molte donne diventano animaliste anche se non sono "celibi", forse a causa dei loro mariti, così un giorno ho preso in giro una di esse in ragione del suo amore grande per il suo cane, ma qualche volta sono sfortunato, il suo cane era appena deceduto: mi ha ferocemente insultato e ancora oggi, che qualche tempo è passato, mi guarda in malo modo. Dico la verità: faccio fatica a capire queste cose, ma sto ulteriormente invecchiando e potrei dire che tu al mio confronto sei un ragazzo. Sono celibe anch'io, ma sinceramente faccio fatica a rendermene conto, me ne accorgo, però, in qualche occasione, come in questo momento che ho letto il tuo divertente racconto: però non sono mai stato ipocondriaco, e da un pezzo ho superato i quaranta. Debbo dire che fin'ora non ho avuto molti malanni, semplicemente, in questo, mi reputo fortunato; forse deriva dalla mia congenita spensieratezza, di cui talvolta vengo accusato, ma rinnego questa accusa, penso infatti che la mia amica potrebbe prendersi un altro cane. Ottimo il tuo brano. Un saluto
  • Anonimo il 27/08/2015 10:34
    Alt, la cosa l'ho studiata... vero, se ti accompagni ad una donna, sempre più giovane di te ovviamente altrimenti i disturbi aumentano, si risolvono molte cose; solo che devi avere una donna per ogni disturbo, o questione. Interessante testo... klimera
  • antonina il 27/08/2015 10:26
    Adesso capisco perché si rimane celibi, penso che la terapia sarebbe una bella animalista..!!. A parte gli scherzi, un bel testo..
  • Rocco Michele LETTINI il 27/08/2015 10:05
    Lo trovo troppo riflessivo. Il mio elogio Vincenzo. Lieta giornata.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0