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Silvia e i segnali tra le righe
La sera dell'ultimo dell'anno era sempre stata una bega per Mirco, ma quel 4 gennaio, nel pub, mentre coi suoi amici scorrevano le foto della notte di San Silvestro uscite su fb, dovette ammettere che si era divertito, ... al tavolino le setacciavano temendo di essere stati immortalati con facce da sfigati...
<<dai guarda se c'è tua moglie>> disse Renzo ghignando
Mirco non era sposato, è che durante il ballo dopo un approccio fugace aveva proclamato "sua moglie", nel senso di donna che avrebbe fatto al caso suo, una tipa che lì per lì , nell'avanzato stato di ebbrezza gli sembrava idonea, ma quando incuriositi da cotanto appellativo, gli avevano chiesto di presentargliela, lui cercandola con lo sguardo nella sala del ballo, aveva detto senza fare una piega:
<<è quella laggiù, quella che sta limonando con quello lì con la camicia blu>>
l'idillio che non era durato neanche un quarto d'ora, aveva però evocato grosse risate...
<<C'è! C'è! È lì ve'!! non è quella?>> disse Mirco con trasporto vedendo una foto passare veloce sul display dello smartphone di Sgracchio
<<ma va, questa è giovane, "tua moglie" avrà avuto 5 anni in più di te!>>
Quella foto non era quella giusta, ma non era neanche una foto innocua, c'era fotografata Silvia, così vide che si chiamava, tramite la moderna procedura diabolica denominata "tag".
Quando arrivò a casa dopo il pub Mirco sentì il primo richiamo della foto, e da lì in poi, ogni tanto il richiamo si faceva sentire e lui andava a dargli un'occhiata chiedendosi perchè mai avrebbe dovuto resistere al richiamo, era da solo, non lo vedeva nessuno, nessuno sapeva che guardava la foto di una sconosciuta e si sentiva bene...
Poi il richiamo della foto cominciò a scemare e nel frattempo arrivò carnevale, festa in maschera, Mirco aveva tramato di travestirsi da babbo natale, lo vedeva abbastanza strafottente riutilizzare quel vestito che indossava per portare i regali al nipote, oltre ad essere fuori stagione amava l'idea che qualcuno potesse pensare "chi è quello sfigato?", ma poi non mise in pratica l'idea e mentre ringraziava il cielo di non averlo fatto perchè fra la gente c'era un'altra persona che aveva avuto la stessa idea (togliendogli clamorosamente originalità) , ebbe una folgorazione: la ragazza della foto gli camminò vicino... Silvia esisteva, ed era lì...
Deglutì nella speranza che quel po' di saliva ingerita potesse spegnere la supernova accesasi nello stomaco
Nella foto era bella, ma in carne ed ossa era spaziale.
Ma il nostro eroe quella sera non le disse niente, era un eroe atipico, senza coraggio.
Nelle malinco-cene domenicali a seguire trovava sempre il modo di parlare un po' di lei ai suoi amici e nella sua autoradio giravano a rotazione le canzoni con dentro quel nome, "Silvia" di Vasco, "Silvia lo sai" di Luca Carboni, "Silvia" dei Diaframma... e ogni volta ripeteva la solita frase "la prossima volta che la incontro gli chiedo di uscire con me"
Ma non lo fece, o almeno non subito...
Gli ci vollero dei segnali che l'universo fosse d'accordo per dargli una spinta, il primo arrivò da un film, "Hurricane" quello del pugile condannato ingiustamente che riesce a tornare libero grazie a un ragazzo che prende a cuore il suo caso dopo aver letto un libro trovato casualmente... "Sono i libri a scielgliere noi, non il contrario" dice a un certo punto il protagonista... <<Hurricane non dire cazzate!>> pensò Mirco per dare un tocco di grottesco alla sua emozione e non autoaccusarsi di essere un ipersensibile mentre gli veniva da commuoversi per il film...
La frase però continuava a girare di neurone in neurone e come per sfidarla, per convincersi che a lui i libri non lo cercavano, Mirco finì per aprire l'ultimo libro che aveva letto, gli era tornata in mente una cosa che c'era scritta, sentiva il richiamo del libro, e in un lampo rivide la sua mano che lo sceglieva nella scansia del negozio il giorno che lo acquistò, la cosa era:
"se riesci a chiedere in modo da essere sicuro dell esaudimento sarai esaudito, ma tu desideri e poi ti penti e hai paura"
Era vero lui desiderava Silvia poi aveva paura.
Mentre riponeva il libro pensava: <<... una casualità, curiosa, ma una casualità>>
Davanti alla libreria gli venne voglia di leggere, ce n'era uno che aveva iniziato tempo addietro, ma che poi aveva abbandonato alle prime pagine: "memorie di Adriano", <<ecco>>" pensò <<questo non avrà di sicuro niente a che vedere con Silvia>>, ma si sbagliava, in quelle prime pagine colme di concetti che precedentemente lo avevano stancato perchè aveva voglia di qualcosa di più leggero, trovò una frase sottolineata, non se ne ricordava più, ma si vede che gli era piaciuta ed ora lei voleva farsi rileggere: "non è necessario per un bevitore abdicare all'uso della ragione, ma l'innamorato che conservi la sua, non obbedisce fino in fondo al suo demone"
Cazzo bisognava ubbidire al demone!
L'aria romantica e toccatrice di cuore creatasi in quei giorni gli fece venir voglia di guardare film
che in passato gli erano piaciuti, rivide "boys don't cry" , che allontanò la sua paura di non essere
all'altezza della bellezza di Silvia, fra i drammatici fatti raccontati dal film quello che coinvolse maggiormente Mirco questa volta, fu il messaggio più positivo, la protagonista lesbica conquistava il suo innamoramento, nel senso che era ricambiata anche se la ragazza corteggiata, era etero...
Il giorno successivo riguardò anche "the doors", Jim rimaneva un idolo anche se Mirco non era più giovane, ma sta volta il film non lasciò segnali...
Si addormentò sul divano poi la sera uscì coi suoi amici scoppiati...
Pista anni 80, pista commerciale del momento, pista afro, pista rock, pista latino america, era veramente dispersiva la Disco', dopo l'ultimo dell'anno aveva preso a frequentarla, nella speranza di rivederci Silvia, talmente dispersiva che anche se ci fosse stata, non era facile scorgerla, e nonostante i suoi proclami di chiederle di uscire, quando gli era capitato vederla, la lingua si bloccava al palato e le gambe al pavimento...
Quel venerdi però trovò il modo di avere un contatto, la stanchezza della settimana stava prendendo il sopravvento su tutto il resto, quando vide un gruppo di ragazze che facevano una foto, erano tutte belle, ma attorno a una ci vedeva un aura di luce, un probabile effetto del diabolico mix sonno-alcol
, ma lei luccicava, l'avrebbe potuto giurare vedeva Silvia luccicare...
Decise di scriverle un biglietto, anche se la lingua non voleva saperne di staccarsi dal palato, non sopportava l idea di svegliarsi la mattina con un altro rimpianto, chiese una penna al bar della disco, il figlio di puttana che shekerava tutto convinto, gli disse che non ne avevano, la simpatica barista gli porse un sorriso e un pennarello chiedendogli se andava bene uguale...
Forse mentre scriveva anche Mirco luccicava...
Le scrisse : "come dice Jim sei la più meravigliosa di tutte"
Anche "the doors" voleva giocare, infatti la frase era parte della famosa poesia "senza lupi dentro"che il Morrison scrive per la "sua" Pamela.
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0 recensioni:
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- Coinvolgente, come Silvia per Mirco, quindi particolarmente gradito il tuo commento... GRazie Ellebi, analitico e anche simpatico...
- Coinvolgente questo racconto, in qualche modo sorprendente, debbo dire, perchè nulla accade fino all'ultima riga, ma sempre si attende che quello che accade nell'ultima riga, appunto, accada. Tre paginette fitte di tensione appena sopra le righe, ma pur sempre tensione narrativa, brillanti e divertenti. Si tratta di un racconto OK. Complimenti e saluti.
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