Uno strano treno è giunto stamane nella stazione di Roma S. Pietro, si, proprio strano, sopra non c'era nessuno, neanche sul locomotore, c'era nessuno... poi il Papa in persona si è affacciato da una finestra, ha impartito la sua benedizione ed il treno è ripartito, ha iniziato il suo viaggio verso nord, per essere strano era strano davvero, ogni tanto rallentava, si fermava, si aprivano le porte ed i finestrini ma nessuno saliva... almeno all'apparenza, si, perché la verità è che questo treno sapeva benissimo dove e quando fermarsi e qualcuno, anzi qualcosa, saliva ad ogni sua sosta, salivano i sogni, salivano i sogni delle persone che sognavano anche ad occhi aperti e questo treno lo sapeva e li raccoglieva tutti, gli faceva fare proprio un bel viaggio a questi sogni, tutto il lungomare dell'alto Lazio e poi quello Toscano, poi ancora più su la Liguria fino a Ventimiglia, lì raccolse tantissimi sogni, quelli di persone fuggite da fame e guerre e che non potevano andar via da lì perché la "politica"..."che parola strana, cosa c'entra con i sogni, i sogni sono liberi e non hanno confini, non li conoscono affatto!" Bene, lì entrarono talmente tanti sogni soprattutto quelli dei bambini erano così tanti, che si dovette aggiungere un altro locomotore ed altre vetture poi il treno ripartì passò sotto le Alpi le Fantastiche Dolomiti, poi giunse a Bolzano, qui si riempì ancora di tantissimi altri sogni, le nazioni, la politica... fermavano, ma i sogni partivano lo stesso e gioiosamente riempivano il treno, poi si sollevò di pochi centimetri e passò dentro la laguna veneta, passò sul canal grande, si fermò davanti Piazza S. Marco e li gli occhi dei sogni e le loro bocche rimasero affascinate ancor di più dall'ingegno umano e dalle sue capacità artistiche, poi riprese i binari e scese giù lungo tutto il mare adriatico, passò per L'Emilia le Marche, l'Abruzzo, fece un bel giro in Puglia ed i sogni si accumulavano, il treno diventava sempre più lungo, ma proseguì la sua corsa poi passò per le coste della Basilicata e finalmente, giunse alla punta dello stivale dopo aver attraversato la Calabria, il treno non si perse d'animo, si sollevò nuovamente e andò in Sicilia, la splendida Sicilia, qui raccolse tantissimi sogni, volle sollevarsi nuovamente e curiosare su una piccolissima isola il suo nome: Lampedusa, evocava antichi ricordi, dove i navigatori riuscivano a vederla anche nelle notti tempestose perché, sempre colpita da lampi, da qui forse il suo nome, ma stavolta erano lampi di gioia, migliaia di occhi e di bocche riversarono sul fantastico treno, tutti i loro sogni e richieste, il treno non si perse d'animo e le accolse tutte, poi tornò in Sicilia, risalì lungo la costa tirrenica, attraversò anche il piccolo Molise, tornò sulla costa Attraversò la Campania, salutò il Vesuvio e gli abitanti della coloratissima Napoli, ricevette tante richieste e caricò anche qui tanti sogni, risalì il Lazio, salutò Roma e qui gli occhi, all'interno del treno, visto che era giunta la notte, lo fecero illuminare a giorno... Roma! La città eterna! Tutte le campane delle chiese suonarono al suo passaggio, il Papa in persona verificò se i sogni c'erano tutti... no, non c'erano tutti, mancavano quelli della Sardegna, il treno che non era stanco, ripartì immediatamente ed andò a prelevare i sogni di quest'altra splendida isola, poi visto che c'era si fermo all'Elba e tornò nuovamente a Roma. In tutto avevano riempito la bellezza di sessantaquattro carrozze, tutte di prima classe, naturalmente, ma anche i locomotori erano pieni, si, li c'erano i sogni dei lavoratori e ne occorsero ben sei, tre davanti e tre dietro, per trasportare tutti quei sogni. Ora il treno è fermo, riposa, ma, sa che dopo questo viaggio, riceverà richieste da tutto il mondo, ora tutti gli abitanti della terra conoscono la sua esistenza e tutti almeno una volta nella vita vogliono affidargli un loro pensiero un loro sogno!