Aveva gli occhi come il cielo settembrino in una giornata di tramontana, gli stessi che aveva trasmesso ai quattro figli rimasti orfani prima del previsto; come ci fosse un tempo giusto per esserlo.
La sua specialità era la pasta ai formaggi; mi divertiva vedere i fili che si allungavano come prolungamento degli spaghetti.
L'ho sempre vista molto anziana, con occhiali spessi quasi da uomo, senza vezzo.
L'ultima cosa che ricordo di lei furono i calzettoni di lana, che faceva a noi nipoti, dai colori accesi: rosso, verde, giallo, blu, con un doppio rigo di colore diverso al bordo, in contrasto con la sua vita ormai scolorita nella casa di riposo.
Centodieci familiare