Mia cara, Mila, per quanto possa essere folle ti scrivo una lettera, mentre tu te ne stai beatamente sdraiata tra le mie braccia, a ricevere le "tue"coccole.
Ti ricordi la volta che ti ho trovata dietro la porta chiusa della camera da letto?
Miagolavi con tutto il fiato che avevi in gola. Poi, quando mi hai visto entrare, mi hai fatto la festa come si fa ad un inatteso liberatore che di colpo ti restituisce la gioia e la libertà.
Oggi, noi umani, ci sentiamo un po' prigionieri e un po' sconsolati per la follia e l'odio di alcuni nostri simili che, senza motivo, hanno ucciso alcuni di noi.
E sai una cosa? Una cosa che non t'ho mai detto? Per qualcuno dei miei simili tu sei una bastardella, un incrocio di razze, una gatta di strada che la fortuna ha voluto far nascere, nonostante i bocconi avvelenati che qualche mio dissimile somministra alla tua specie, tanto per il "gusto" di fare stragi.
Mia, dolcissima, micia, noi sappiamo che solo l'Amore, la tenerezza ed il gioco inoffensivo potranno renderci felici e avranno la forza di salvarci dal nostro Male.
Miao!