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Centauro

Metà uomo e metà moto-carrozzella: Emilio era un personaggio mitologico.
Perché avesse perso le gambe non lo ricordo; forse una malattia giovanile o per lo stupido gioco di saltare sul tram in corsa nel secondo dopoguerra.

Un grande consumatore di enigmistica con il gusto dell'indovinello.
Un giorno sul muretto della casa sul viale del Tirreno, fece due cerchi: "Uniscili per formare il numero 8" - Mi disse.
Cercai di unirli nella maniera migliore, ma rimaneva sempre un lavoro col difetto.
"Va bene, mi arrendo."
Allora mise due T tra i due cerchi scrivendo OTTO.

Mise in moto il "Surace", infilò lo scivolo e col suono acuto del cinquantino, andò in paese.



Centodieci mitologico

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 11/12/2015 11:40
    Certo che nel vincolo del centodieci in questo meriti la lode.
  • roberto caterina il 07/12/2015 20:00
    Carino l'aneddoto... sì nei paesi piccoli ci sono spesso dei tipi simili spesso conosciuti con un soprannome...
  • Vincenzo Capitanucci il 07/12/2015 11:08
    Un Mito.. sul viale del Tirreno.. OTTO.. e mise in moto.. scivolò su un suono acuto.. ed andò in paese.. mi piace per suoni fantasia e assonanze.. c'erano molti uomini nel dopo guerra ad aver perso le gambe..

1 commenti:

  • Glauco Ballantini il 13/12/2015 14:59
    @ Don: grazie, i centodieci hanno sempre una presentazione, un fatto caratterizzante, un finale, magari non così schematicamente ordinati. Mi piacerebbe collocarli, pretenziosamente, tra Feneon ed E. L. Masters...

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