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La differenza che uccide
Qual è la differenza tra "femmina" e "donna" ?
Me lo chiedo perché è lì, in quella differenza che si annida la mano omicida dei numerosi, in eclatante escalation, assassini di donne per più o meno futili motivi.
Per questo cercherò di chiarirmi e chiarirvi il significato dei due termini che solo apparentemente indicano la stessa sostanza o lo stesso concetto.
Consulto Wikipedia che sentenzia: "La femmina è uno dei due sessi (insieme al maschio) nelle specie che utilizzano la riproduzione sessuata dioica o partenogenetica." L'enciclopedia online continua approfondendo in primo luogo le caratteristiche anatomiche strutturali del corpo della donna ma solo in riferimento alla sua funzione riproduttiva per passare infine al simbolo che viene utilizzato per indicare questa metà del cielo: "♀".
Il simbolo detto, uno specchio in mano alla dea Venere, è più frequentemente interpretato come un utero nel momento del parto e nelle voci correlate, a chiusura del capitoletto, si trovano solo "inversione sessuale", "maschio" e "sesso".
Cerco, quindi, "donna". Leggo: "Una donna è un essere umano adulto di genere femminile, della specie Homo sapiens. Si distingue dalla femmina prepubere, che può essere chiamata, a seconda dell'età: ragazza, fanciulla, bambina, ed è l'altro sesso della specie: l'uomo."
Viene riportata anche l'etimologia del termine: "La parola donna deriva per assimilazione consonantica dal latino dŏmna, forma sincopata del latino classico domĭna, cioè "signora"[1].""
Wikipedia conclude il suo lungo excursus, circa sette paragrafi o capitoli, sul termine "Donna" con le voci correlate "femminilità" e "Forma del corpo umano femminile".
Cosa mi salta agli occhi in modo prepotente? Nella prima definizione "femmina" è semplicemente un essere preposto al soddisfacimento del piacere maschile e della riproduzione della specie. In quest'ottica non solo non le vengono riconosciute, ma le sono completamente negate, le proprietà dell'uomo, l'altro sesso: autonomia di giudizio e di libera scelta, indipendenza e stile di vita proprio.
In sostanza qual è la differenza tra "femmina" e "donna" ?
Avrete notato che a donna viene associato "essere umano" mentre a femmina no. Quindi la donna ha un'anima, un'intellgenza... insomma tutto ciò che attiene all'essere umano, la femmina no.
Di "donna" parla esaurientemente l'etimologia. La donna è il termine femminile del maschile "domine" ... è dunque la "signora" l'alter ego femminile del "signore". La "femmina" no.
In questa differenza cova il femminidio. Sarò ridicola ma mi viene da chiedervi:
"Perché l'uccisione di un uomo non si chiama "maschicidio"? Credo che solo in questo modo, sarebbe accettabile il termine "femminicidio"!
L'uomo pensa di uccidere la femmina, non la donna, uccide perché non riconosce nell'essere a cui ha deciso di togliere la vita caratteristiche umane, le stesse che vanta lui.
Dal suo punto di vista l'assassino è corretto quando definisce il suo reato "femminicidio" perché questo fa, uccide la femmina... ma noi, spettatori, inquirenti, forze dell'ordine, avvocati, giudici e chi più ne ha più ne metta, popolo civile del terzo millennio, sottoscrivendo l'uso di questo termine efferato, rinneghiamo tutto ciò che abbiamo sottolineato fin qui.
Chi viene uccisa è sempre una donna e non una sottospecie o solo un suo organo o solo la sua funzione. Nessuno potrà negare che chi uccide una donna perché si rifiuta di essere un oggetto, qualcosa che le appartiene, le sta negando libertà di pensiero e di azione considerandola una sua proprietà.
Chi continua a parlare di "femminicidio" è un fiancheggiatore, un complice, uno che condivide il giudizio negativo dell'assassino, che è anche positivo se usato solo nei contesti o negli ambiti deputati.
Questa parola, dunque, è sbagliata, è da cancellare. A me personalmente dà fastidio.
Non posso pensare che chi ragiona avalli simile abbaglio letterario!
Mi piacerebbe che la parola "femminicidio" fosse sostituita con obbligo di uso da altra, "dominicidio", "donnicidio" perché sia riconosciuta e fatta salva la inequivocabile caratteristica di "umanità" insita in ogni donna uccisa.
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4 recensioni:
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- Io penso che oltre la poesia, anche il racconto dovrebbe entrare nella norma del libero pensiero, per cui accetto ed approvo e mi complimento per questo tuo.
- Un arguto quanto espressivo racconto costrutto con tutto il tuo sentito e toccante problema che molesta e tormenta quotidianamente l'essere femminile... Lieta giornata Patrizia.
- A parte i termini più o meno brutti, a monte della questione ci stanno la violenza e la follia, che non hanno sesso. E poi, naturalmente, la carenza di leggi severe che frenino il dilagare di violenze inammissibili in una società civile.
- Femminicidio è una parola molto brutta, non so perchè venga usata, ovviamente al pari di quelle proposte. Basterebbe solo far seguire a " è stato o è stata ucciso o uccisa" un uomo, oppure una donna. Sarebbe chiaro e più semplice. Se poi anche omicidio, infastidisce perchè l'inizio è "omi", si può ovviare dicendo: è stato assassinarto un uomo, al pari di:è stata assassinata una donna. Senza cercare vocaboli anche fastidiosi all'ascolto
- Chiarisco: non cerco parole migliori nel suono o nella grafica ma nel significato. Femmina è termine riduttivo, indica poco dell'universo donna... ha qualcosa di animalesco. Avete mai sentito un uomo dire "Amo la mia femmina..."
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