Uscendo dal sepolcro ancora barcollante, Lazzaro scosse le sudice vesti di lino mentre il suo "Salvatore" si compiaceva del miracolo nell'osanna degli astanti e dei suoi parenti che lo acclamavano riconoscenti.
"Alzati e cammina, Lazzaro!" - Aveva detto.
E mentre tutti si aspettavano il ringraziamento anche da parte del risorto, furono gelati e sorpresi dalle sue parole:
"In che cosa peccai, Signore, che mi punisci così?"
"Mi avresti dovuto salvare quando stavo per morire e soffrivo."
"Ora hai tolto la mia carne dal sepolcro, ora che non soffrivo più per questa vita".
"Così, solo perché la stolta turba in te riconosca il suo Messia, mi condanni a morire un'altra volta!"
Centodieci apocrifo