Vedevano da dietro i due genitori e il loro piccolo figlio riscaldarsi col tepore dei loro fiati.
L'inverno adorava il messia venuto a redimere il mondo.
Tutti rendevano omaggio alla creatura salvatrice per la sua nascita, ma l'asino e il bue scossero la testa, non coinvolti dall'atmosfera gioiosa.
L'asino pensò a quanto poco sarebbe cambiata la sua vita fatta di frustate e di lavoro duro con persone e fastelli sulla groppa.
E il bue considerò anch'esso quanto poco cambiasse la sua vita in attesa di diventare carne da servire in succulenti pranzi di nozze.
Dopo pochi giorni l'asino fu caricato di vettovaglie dalla famigliola e il bue portato a Cana.
Centodieci apocrifo