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Un capodanno alternativo

UN CAPODANNO ALTERNATIVO

Era una sera fredda e tranquilla. Le dita di Igor lavoravano costantemente sopra ai tasti del computer, nella sala di casa sua. I suoi genitori e il fratellino già dormivano. Era buio il salotto, ad eccezione della lampada che illuminava la scrivania e del cellulare che ogni tanto vibrava e si accendeva. Era perlopiù il suo ragazzo a scrivergli. Christopher, di ventitré anni, che stava quasi finendo di lavorare e lo avvisava del suo rientro a casa. Poi gli scriveva anche la sua migliore amica, Mariachiara, e Cristina, l'amica di Christopher. Aveva legato molto con quest'ultima, specialmente nel periodo sotto natale in cui litigavano spesso. E siccome lei conosceva benissimo Chris, poteva dargli dei consigli per impedirgli di bisticciare con lui. La causa principiale dei litigi era la pressione dei genitori di Igor, che erano contrari alla sua omosessualità, e il carattere difficile di Christopher, che usciva da un periodo duro e che, inoltre, ora non aveva più lavoro fino ad almeno metà del mese successivo. Lui faceva la guardia, soprattutto nelle fiere di Milano. Ma per via di una mancata assunzione, lavorava ancora tramite un'agenzia interinale, per tanto con contratti a chiamata. Il suo istituto di vigilanza dava precedenza ai propri dipendenti diretti, infatti quando c'era poco lavoro, tipo ad agosto o nelle feste natalizie, gli interinali come Christopher venivano chiamati di meno. Tuttavia natale passò in fretta e piuttosto felicemente. La famiglia di Christopher aveva finalmente accettato il suo ragazzo in casa e lo invitarono addirittura a cena alla vigilia di natale. Fu una grande soddisfazione per entrambi. Igor invece, che era più piccolo, passò una giornata infernale il venticinque dicembre, con i suoi parenti omofobi, che a malapena gli rivolgevano la parola ormai. Quando la sera Chris andò a prenderlo, fu come vedere il principe azzurro su un cavallo bianco che andava a salvare la sua principessa. Più o meno fu così. Passarono una serata piacevole in compagnia di amici e poi andarono a casa di Christopher, che viveva da solo da poco più di un anno, e dormirono là. Per capodanno volevano fare qualcosa di speciale, visto che l'avrebbero passato insieme. Però purtroppo gli amici erano tutti già impegnati e i soldi scarseggiavano. Così, Igor, che aveva molta più pazienza, trovò su internet un pacchetto viaggi per due molto interessante. Si trattava di tre notti in Puglia, in provincia di Bari. Quell'anno avrebbero fatto il concerto di capodanno proprio in una piazza del capoluogo pugliese. Trovata la soluzione all'enigma! Non ci pensarono due volte. Christopher disse al fidanzato di prenotare subito e gli passò le credenziali per pagare dalla sua carta di credito.
Igor era più piccolo e andava ancora a scuola. I genitori, nonostante fossero molto benestanti, non gli passavano più i soldi, per ripicca nei confronti della sua identità da poco smascherata. Aveva compiuto appena diciott'anni. Cercava un lavoro da alternare con gli studi, ma non era certo facile trovarlo. Quindi per il momento finanziava tutto Christopher. Dunque, acquistarono on line questo pernottamento in un Bed&Breackfast e presero i biglietti del pullman più economico che arrivava fino a Bari. Da lì, poi, avrebbero preso una navetta per il paesino. La partenza era il ventinove sera alle ore 20:30, dalla stazione di Lampugnano, non molto distante da casa di Christopher. La sera prima fecero insieme la valigia. Era un trolley piccolo per una persona. Ma siccome non sarebbero stati via molto, ci infilarono dentro pochi vestiti, che ormai condividevano, e altre poche cose essenziali. Come bagaglio a mano usarono uno zaino, nel quale misero del cibo per il viaggio, il computer portatile di Christopher e altri accessori. Alle otto e mezza di sera, puntualmente, il pullman si presentò alla fermata indicata, e i passeggeri portarono le valigie nel bagagliaio. Prima di salire a bordo si fecero su selfie e pubblicarono la foto su facebook, specificando che erano in viaggio verso Bari. Dopodiché presero posto. Era quasi tutto pieno. Igor scelse il sedile vicino al finestrino e pochi minuti dopo il pullman partì. Si prospettava un viaggio tranquillo e comodo. Disponevano di wi-fi e corrente elettrica. Come inizio prometteva bene. Tuttavia non riuscirono a dormire granché durante la notte. Spesso si svegliavano con dolori alla schiena e al collo, e poi non trovavano più una posizione comoda per riaddormentarsi. Inoltre l'aria condizionata era alta e li stordiva un po'. La prima tappa fu Bologna. Era già quasi mezzanotte. Scesero a prendere una boccata d'aria, per disintossicarsi da quella maledetta aria condizionata, e per bere un caffè alla stazione di servizio. Andarono anche in bagno e dopo una ventina di minuti si ripartì. Il Bus sostò anche a San Benedetto del Tronto e a Foggia, per poi concludere il viaggio a Bari. La mattina seguente si svegliarono stressati e avevano le occhiaie. Il bagno del pullman era inutilizzabile perché era terminata l'acqua. Christopher, che era fissato con l'igiene, sperava di potersi dare almeno una sciacquata al viso e di lavarsi i denti, ma non fu possibile.

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