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PDL e Cesca oggi 6 -al telefono con la madre
Mi sono sentito al telefono con la madre di Fran, ha chiamato di mattina presto, ho risposto io, e sento lei che mi chiede:
” Posso parlare con mia figlia?” (senza neanche dire buongiorno o altri preamboli); -
“Buongiorno signora, -faccio io- temo che Francesca stia ancora dormendo, se vuole vado a svegliarla e gliela passo”
“No, aspetti professore, forse è il caso che parliamo un poco, io e lei; mia figlia mi ha detto delle cose, e non vorrei stesse facendo questa scelta solo per farmi un dispetto, per punirmi per aver voluto ricostruirmi una vita affettiva, sa, sono molto preoccupata, e mi creda, non ho nulla contro di lei, professore, ma si renderà conto che mia figlia è ancora, come dire, una ragazzina, e non vorrei che entrambi, passata la magia dei primi momenti…. soffriste poi per un errore di valutazione, insomma, che una passioncella giovanile, rovini sia l’esistenza di Francesca che la sua e poi in definitiva anche la mia, che, mi creda, non è poi molto facile da vivere.”- così, tutto d’un fiato, con la voce rotta dall’emozione-
“ Signora, mi ascolti, la prego; io e sua figlia abbiamo intrapreso questa esperienza di vita, questo viaggio, questa comunione, non per gioco, o per cause, direi, ormonali; io amo Francesca e seppur le sembrerà impossibile o ridicolo, Francesca ama me, sinceramente, per libera scelta, per volontaria determinazione; io ho per lei, rispolverato i miei sentimenti migliori, la mia forza, la mia voglia di vivere, e, Francesca, partecipa a tutto questo, liberamente, spontaneamente, con una forza che a volte mi stupisce, ma che finisce sempre per farmi ringraziare la vita per averla incontrata!”
Parlando col cordless incollato all’orecchio, giro gli occhi e vedo la mia piccola Fran, appoggiata allo stipite della porta, ha sicuramente ascoltato le mie parole, perché ha un sorriso a 64 denti stampato sul volto, come si accorge che l’ho vista, mi soffia un bacio dal palmo della mano, e quel bacio, così tenero, così da bambini direi, mi inonda il cuore, come il sole d’Agosto! Ha ancora gli occhioni gonfi di sonno, sembra un gattino che si stiracchia, mentre ruota le braccia nelle spalle, mi si avvicina, mi bacia l’orecchio libero, scatenandomi produzione di chili di serotonina, e mi toglie il telefono dalle mani e dice a sua madre:
”Ciao mami, sai, mi ero sorpresa che tu non avessi ancora cercato di dire la tua! Sai come la penso, tu puoi farti una nuova vita, dimenticare papà, amare un altro uomo, cambiare casa, città, vita e io? Io non sono il cane di casa, che fa tutto quel che dice il padrone, che va dovunque il padrone vuole che vada! Ho cercato di dirtelo in tutti i modi, no, mami, non riuscirai a farmi cambiare idea, e lo sai perché? Perché con me, adesso c’è l’uomo della mia vita, e se sarà una vita d’inferno saranno solo problemi miei e suoi, e se sarà una vita meravigliosa sarà solo merito mio e suo, e basta!
Io ti voglio bene mamma, e te ne vorrò sempre, però tu non devi cercare di essermi nemica”
-sempre parlando al telefono, Fran s’è allontanata, forse per dire alla madre qualcosa in stretto riserbo- è tornata dopo pochi minuti, radiosa come un fiore tropicale, dolce come le notti cubane, calda come la sabbia a mezzogiorno, e dopo avermi letteralmente assalito con i suoi baci mi fa, la carognetta : “ E allora? La colazione non è ancora pronta? Devo metterti 4 in economia domestica? “
Oh creatura del destino, cosa sai fare di me! Ho scritto per te questa poesia e te ne faccio dono:
Il vecchio falco, volando sui campi di verdura,
vide un tenero pulcino, solo e abbandonato;
“ecco il mio pasto”, pensò tutto contento.
Planò per terra, per ghermire la creatura
e l’uccellino, invece d’essere spaventato,
lo guardò dicendo :” gioca con me, voliamo nel vento!”
Il predatore rimase subito interdetto,
questo cucciolo non teme il mio rostro,
m’offre addirittur la sua amicizia!
Ch’io possa per sempre esser maledetto,
la gallinella ha spezzato il cuor del mostro,
sarà per me non più cibo, ma fonte di letizia!
Ehi, non t’arrabbiare, ho scritto gallinella per far capire che il pulcino in realtà era una femmina, no, piano che mi fai il solletico, piantala piccola pulce, ora ti prendo e ti mordo tutta, e smettila di ridere……….
( The End- forse!)
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0 recensioni:
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Anonimo il 08/01/2010 09:19
Che bello! Anche la poesia mi è piaciuta.
Di solito non amo le poesie dilettanti e nemmeno le leggo, ma questa è proprio bella, calibrata, col ritmo giusto.
Bravo
Anonimo il 15/05/2008 14:29
La poesia finale è stupenda. La decisione di cesca che porta avanti con tanta fiereza è davvero da ammirare!!!
Anonimo il 22/05/2007 13:04
Bravissimo!!!!!

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