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Fantasie biografiche (7a parte)
Dopo tanto sesso... in versi finanche l'umore (maschera dello spirito) ritorna normale e fa trasparire così l'anima sul viso dalla serenità della fronte (mente), dal sorriso sulle gote (amore) e dallo splendore negli occhi (coscienza) senza nessun ausilio farmacologico (ansiolitici, antidepressivi e neurolettici) ma grazie al presidio poetico della solita Musa:
LA DOLCE TERAPIA
Una musa per medicina
risolve la terapia
con l'effetto farmacologico
di una fiala di cortisone...
allevia i dolori
per l'ispirazione,
alleggerisce la materia
per decalcificazione
e mette di buonumore
per l'euforia.
Passi, pertanto,
dalla depressione alla passione
di follia in poesia
e dal dolor del canto
sboccia l'amor d'incanto.
Te la prescrivo...
non certo la mia!
LA DIETA VITALE
Per vivere a lungo
basta respirare
ed un bicchier di vino
per fantasticare.
Ci penserà un enzima
a farti rinsavire
ma poi devi tanto camminare
indi soltanto sentire
l'odore del mangiare...
ma che campi a fare!
Non ti resta allor che amare
con un rapporto non banale
ma d'intesa sentimentale
senza però farneticare
se divien conflittuale.
È questa la tua dieta vitale
di sapore spirituale
che ti farà vivere
alla luce solare
senza il quotidian desio
di dover desinare
e basterà un goccio... divino
per farti delirare.
Adesso spero soltanto, per colpa di uno spirito loquace che mai tace, di non passare per matto o incorrere addirittura in guai giudiziari per molestia poetica nei riguardi di una donna che non vedo, non sento ma, ahimè, perseguito in versi che pubblico pure!
LO STALKING D'AMORE
È pieno esaurimento,
sarà innamoramento
o, ahimè, è decadimento.
Ma son versi pure in rima
allora qui c'è lo zampino
di una musa su un matusa
con la mente ormai fusa
e poeta sol per caso.
È bella intesa spirituale
senza nulla di carnale
ma si sfora nel mentale
e, col rischio della molestia
come la corte di una bestia,
però si entra nel legale
e siamo in tema di penale
per dover così decidere
a chi spetta infin pagare,
al poeta che infierisce
o alla musa che subisce
e talora s'infastidisce
per non dir s'inviperisce,
un cuore affranto dal dolore
sempre più infranto dall'amore.
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