L'uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo.
Voleva imbarcarsi a tutti i costi prima che finisse la guerra - perché sarebbe finita - ma gli avevano sempre detto di no per quella sua magrezza atavica e il colorito "ascaro".
Il padre ufficiale del Regio Esercito e il nonno ex carabiniere: possibile che lui non riuscisse neanche a imbarcarsi come marinaio?
Ora lo volevano accontentare per placare il suo patrio ardore sapendo che sarebbe stato per poco, visto l'evolversi degli eventi bellici.
Lo arruolarono.
Salpò il nove settembre del quarantatrè sulla corazzata "Roma".
Centodieci di guerra