Ti ho rivista ieri sera in una fiction tv. Sei ancora bellissima, più di quanto ricordassi. Armoniosa, aggressiva, sorniona, unica. Sei stata il sogno della mia gioventù più importante, quella dei vent'anni circa. Ricordo ancora oggi la prima volta che diventasti mia, inaspettatamente. Da allora ti portai sempre con me e nessuno osava toccarti. Abbiamo vissuto delle stagioni "eroiche" come le definisco io. Tu eri pronta a soddisfare sempre ogni mio desiderio e mi davi lo sprint necessario per superare qualsiasi avversario che si frapponesse a noi. Io pensavo ai tuoi bisogni senza badare a spese e sì che i soldi erano pochini.
Diventammo talmente complici che tu eri l'artefice dei miei successi con diverse ragazze che avrebbero voluto prendere il tuo posto nel mio cuore, lo facevi ben sapendo che nessuna di loro avrebbe mai potuto sostituirti, eri troppo bella! Una gazzella ai miei occhi. I miei amici erano gelosissimi del mio amore per te, non era facile, allora, avere una "di classe" come solo tu sapevi essere. So che qualcuno di loro volle metterti alla prova ma tu li facesti correre di qua e di là per poi lasciarli senza fiato. Ti portai con me anche quando andai all'università dove facemmo scintille, non di studio, ahimè, ma di divertimento, di vita. Poi successe qualcosa che cambiò totalmente la mia vita e la prima ad essermi sottratta sei stata tu. Non l'ho mai digerito! Ho avuto altre come te, in seguito, della tua classe, quasi, e, ammetto, anche qualche tua sorella(perdonami!) ma non fu più così bello come con te. Avevo avuto ragione a considerarti unica! Ormai gli anni sono passati per te come per me e non posso darti che tanta ma tanta ammirazione e non posso che rinnovarti la mia simpatia di allora, peccato non se ne facciano più come te, mia cara Giulia... Alfa Romeo.