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Friendzone

Oggigiorno chiunque si dichiari ha paura di sentirsi rispondere con sei terribili parole. Parole che farebbero tremare le ginocchia a qualsiasi individuo fornito di articolazioni. Se sei un invertebrato mi dispiace per te ma non rientri nella categoria. "Ti vedo solo come un amico".
Tutti a criticare i cosiddetti "friendzonatori" vedendo i "Friendzonati" come martiri o eroi di guerra. Ebbene, capovolgiamo il punto di vista.
Era una bellissima giornata. Ti sei svegliato stranamente di buon umore con il pensiero "nulla potrà rovinare questo giorno". Oppure era solo un grigio lunedì di scuola. Fatto sta che ti sei svegliato e hai trascinato il tuo corpo fuori casa, con malavoglia o meno poco importa. Passeggi senza meta e incontri un tuo/a amico/a. Ti sbracci per farti vedere. Le passeggiate sono sempre più divertenti in compagnia. Come ogni altra cosa del resto. Comunque, iniziate a parlare. Lui/lei sembra strano/a. Magari si torce le dita in modo nervoso, o sposta lo sguardo su qualsiasi altra cosa che non sia tu. Alcuni temerari provano con la domanda "Tutto bene?". Altri invece cercano di ignorare la sensazione di disagio che si fa largo nella loro testolina. Cosa sarebbe meglio? Ma sì, buttiamoci.
<Tutto bene?>
L'amico/a si fa ancora più nervoso. Forse hai usato le parole sbagliate.
<Ti devo dire una cosa>
Ecco, forse queste parole hanno lo stesso peso delle sei scritte in precedenza. Nella tua testa si ammucchiano un sacco di strani pensieri. "Cosa mi vorrà dire? "Oddio, e se poi mi dice che gli piaccio?" "Ma porca di quella... non si può iniziare una frase così!". Sei un mix di emozioni in poche parole. Mentre tutti questi pensieri rimbombano nella tua testolina, cerchi di pensare ad un modo carino per scaricarlo. Anche se sono più che sicura che il modo carino non ci sia. Non se si ha un cuore, almeno.
<Sai, è da molto che volevo dirtelo ma non ho mai trovato il coraggio di farlo. Voglio essere più di un/a semplice amico/a per te>
Ecco, l'ha detto. Sei fregato, incastrato, spalle al muro. Insomma, non hai possibilità di fuga.
Cerchi le parole giuste ma si sono inspiegabilmente nascoste in un angolino del tuo cervello. Come se non bastasse, più aspetti più noti che il colorito dell'amico/a cambia. Si direbbe quasi un camaleonte. Passa dal rosso intenso, al bianco cadaverico, al verdolino malaticcio. Veloce, una risposta pronta! Cosa direbbero le altre persone in situazioni del genere?
<Scusa, ti vedo solo come un amico/a>
Perfetto, bravo genio. Come compiere un omicidio in piena regola senza però utilizzare un'arma. Anzi no, hai usato un'arma. Una specie di coltello di ghiaccio dritto al cuore. No, il colorito è decisamente bianco. Mica starà per svenire. Ok, calma. C' è solo una cosa da fare. Prendi e vattene. Corri. Scappa. Cambia nome, città e Stato. Qualsiasi cosa per toglierti da quell'impiccio.

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