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Una passeggiata per Sesi
Sesi alla fine cede, abbandona la pigrizia e segue il suo istinto, afferra la prima maglia che trova, infila le scarpe da ginnastica decisa a concedersi una passeggiata con l'intento che ciò possa aiutarla a sgomberare la mente.
Non esistono rapporti armonici a questo mondo, a voglia di tanti discorsi e belle frasi da bacheca di facebook, non esistono punto.
Sesi sorride al cane scodinzolante che gli viene incontro, scambia due parole con "l'amico" del cane e riprende il suo cammino.
Ecco forse l'unica possibilità di un rapporto armonico: tu e il tuo cane, tu e il tuo gatto o con il tuo criceto, o con i tuoi pesci rossi. Non conosco molte altre possibilità.
Ho un carattere pietoso, questa è la verità. Disponibilità, sono la disponibilità fatta in persona, la problem solving del vicinato, amici e parenti. Per una pizza non chiama mai nessuno. Sono antipatica? Poco socievole?
Troppo seriosa? Mi tollerano e mi tengono buona solo perché risolvo problemi? Mah!
Sesi, interrompe il passo incuriosita da una bambina piccolissima che a modo suo cerca di spiegare alla mamma che cosa sia quel ramo raccolto da terra indicando il ramo poi l'albero, le foglie... il tutto gesticolando in modo buffo. Sesi sorride divertita alla mamma della bimba, lei ricambia e attacca a parlare. Sesi si intrattiene volentieri con lei, fanno anche un pezzo di strada insieme, salutandosi si dicono persino: a presto.
A presto quando? Non so neppure chi sei.
L'avventura è qualcosa di imprevisto, di entusiasmante, a volte anche qualcosa di pericoloso. È chiaro che nella mia vita non c'è spazio per qualcosa d'avventuroso, sebbene a volte ci fantastico sopra. Il punto è che forse sono troppo ordinaria o solo timorosa o solo stupida. Mi basterebbe per iniziare del sano relax, via da qui in luogo abbastanza distante dove i telefoni non prendono.
Sesi si ferma nuovamente, questa volta è il telefono, è Clara, non sta più nella pelle ;così dice, di raccontarle l'avventura che gli è capitata al supermercato con un tizio. Sesi si sente un po'ridicola, e lei che pensava che per vivere un'avventura bisognava essere Indiana jones, attraversare il Sahara in groppa ad un cammello o buttarsi con un paracadute. La cosa che ora come ora meglio gli riesce fare e ridere di se stessa.
E pensare che un tempo ero molto dinamica e instancabile, ora non ho ben compreso come nella mia vita e parlo del tempo che mi rimane per me stessa, ci sia tutto questo vuoto. Dopo aver risolto problemi non miei qua e là attorno non mi resta che vuoto. Non comprendo perché mi prende questa stanchezza, questa mancanza di idee e iniziativa.
Sesi si siede su una panchina, osservando il cielo all'imbrunire. Cerca dentro di sé le parole per descriverlo, si immagina e si chiede: sotto quel cielo quale storia potrebbe mai compiersi ed essere scritta? Chi potrebbero essere i suoi protagonisti? Come le loro vite s'intreccerebbero e di quali sentimenti sarebbero densi, o forse sarebbe meglio una poesia, s'interroga Sesi.
Accidenti ho lasciato il blocco a casa! quando torno inizierò subito a scrivere, ci tenterò, ricomincerò a scrivere.
A volte penso a Betto, oh beato! La sua vanagloria e la sua irrefrenabile voglia di essere al centro del mondo lo porta ogni santo giorno ad inventarsi una vita che non vive ma che racconta a tutti come fosse reale. Lui vive come fosse vera, fin dei conti se i fatti non sono del tutto veri l'emozioni che prova quelle sì che sono reali.
Alla fine vivere cosè? Se non l'insieme delle nostre emozioni, quello che con mente e cuore viviamo e con pancia sentiamo, i fatti che accadono sono un orpello, un accessorio in più. Certe cose che Betto vive attraverso la sua immaginazione a me non entusiasmano per niente ad esempio. Non mi servirebbe a nulla attraversare il Sahara in groppa ad un cammello se con mente cuore e pancia non sento nulla né per il deserto né per il cammello. La medesima cosa ognuno la vive dentro di sé in modo diverso questo prova che non sono i fatti che accadono la vera essenza della vita ma quello che accade dentro di noi, quello che viviamo dentro.
Sesi si sofferma ad osservare un gruppo di tre ragazzine, sono molto felici, almeno così sembra. Ridono, sono belle, osservandole gli appaiono seducenti nonostante la giovane età.
Chissà se oltre ad essere seducenti con quelle pose e quegli sguardi sono anche abbastanza furbe ma alla fine sempre di donne si tratta, piccole ma sono donne e sono scaltre finché non si innamoreranno. Poi le cose cambiano ed a volte si finisce per peccare di troppa ingenuità. Ad una certa età si è solo fintamente scaltre nei gesti e nelle parole ma non nel cuore e si manca d'esperienza, ancora nessuno ti ha ferito davvero o trattato come una donna sul serio.
Sesi, pensava di passeggiare e alleggerire la mente, d'isolarsi un po' dal mondo invece il mondo gli è venuto incontro, in pochi metri ha avuto molto a cui pensare... ma fin dei conti tutto questo le basta per sentirsi appagata, è stato sufficiente a fargli cambiare prospettiva.
Sesi si volta e riprende la strada di casa, con qualche idea in testa, porta con sé la mamma e la sua bambina, quel ragazzo e il suo cane, qualche ricordo d'adolescente, e il colore del cielo all'imbrunire con una storia da raccontare.
Per Sesi che ora sorride è pur sempre qualcosa di meraviglioso quello che in pochi metri e con pochi passi può accadere e il Sahara può aspettare.
Sesi torna a casa e s'appresta a sedersi al pc per scrive un nuovo racconto ma solo dopo aver scritto ad un'amica lontana Sesi vorrebbe tanto averla vicina questa sera. Non perché abbia bisogno di qualcosa in particolare semplicemente perché gli manca. Sesi sente che dentro di lei qualcosa di bello è avvenuto, cosa sia non lo sa. Quel che sa è quel che sente e vede davanti a sé un altro modo possibile di vivere le medesime cose e l'intento di iniziarne di nuove.
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1 recensioni:
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- Di certo non è breve, comunque è cominciato benissimo, ma con i tempi di oggi il tempo di arrivare alla fine ce l'hanno pochi.
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