racconti » Racconti fantastici » L'ultima battaglia
L'ultima battaglia
Un muro accanto a loro esplose. Urla, clangore di armi, feriti che chiedevano aiuto, il rumore della battaglia saliva dalla piazza principale. Ma la porta dell'Imperatore era di fronte a loro, il motivo per cui si erano allenati, per cui era scoppiata la guerra e famiglie erano state distrutte, era dietro quella porta. I due ragazzi si fecero forza, impugnarono le armi e finalmente entrarono nella stanza del trono. Lui era li, illuminato dal sole che ormai stava tramontando, seduto sul trono con le gambe accavallate. La punta del suo spadone batteva per terra ritmicamente, mentre l'Imperatore fissava i due ragazzi.
"Alla fine siete arrivati fin qui" disse calmo. "Avevi dubbi?" chiese Alex, impugnando più saldamente il suo bastone, "In effetti no" rispose l'uomo alzandosi in piedi, "sapevo che sareste arrivati, la vostra potenza in effetti è impressionante, i vostri poteri enormi, ma sono nulla, assolutamente NULLA se paragonati ai miei". Scese il silenzio, perfino i rumori della battaglia in corso nella piazza grande, a qualche metro sotto di loro, sembravano lontanissimi. "Siamo migliorati" disse Mark facendo un passo avanti, "non siamo più i ragazzini che hai conosciuto la prima volta, la nostra Aura è migliorata parecchio, e le nostre abilità cresciute, stavolta non vincerai". L'uomo rise, una risata di chi sa di essere il più forte, "Devo ricordarti il mio potere speciale?" chiese "Posso aumentare a dismisura la mia forza vitale, e se aumenta quella, come sapete bene, aumenta la mia forza, la mia resistenza e la capacità di recupero oltre che alla mia velocità". I due ragazzi lo sapevano bene, quel mezzo nano, disconosciuto dalla sua razza per le sua altezza e forza, poteva diventare ancora più forte. Non importava il suo peso o i suoi due metri di altezza, poteva muoversi più velocemente di chiunque avessero incontrato, era troppo forte. Ma era. Avevano imparato una nuova tecnica, non erano sicuri della sua riuscita, ma dovevano tentarla, era l'unico modo. Non fecero in tempo a concentrarsi per accumulare le energie, sentirono l'Aura del nemico crescere, e fecero appena in tempo a mettersi in posizione di difesa, che l'Imperatore attaccò. In meno di un secondo attraverò la sala, e tentò un affondo verso Mark, che il ragazzo riuscì a parare, ma il mezzo nano notò il fianco scoperto, e un secondo dopo uno squarcio rosso si aprì sotto le costole di Mark, fortunatamente la ferita non era profonda, ma bruciava da morire, aveva colpito un muscolo essenziale nel combattimento con la spada. Alex fece un passo verso di loro "NO" urlò Mark "tu concentrati e inizia a preparare la tecnica, qua me la vedrò io". Il ragazzo annuì posò il bastone a terra e cominciò a concentrarsi. La sua Aura aumentava e si concentrava nelle mani, mentre Alex concentravi i poteri dell'Acqua e della Terra nella mano destra. Poco a poco due piccole palle luminose si formarono nelle sue mani, una sembrava fatta di fango che vorticava furiosamente, l'altra invece era opaca ma sembrava una normalissima bolla d'aria. Nel frattempo la battaglia tra Mark e l'Imperatore continuava furiosa, un susseguirsi di colpi di spada, ma per quanto Mark provasse ad aumentare la sua Aura l'Imperatore aveva sempre una potenza maggiore. I loro corpi iniziarono ed emanare luce, tanta era la potenza che sviluppavano. "Sei migliorato" disse il mezzo nano fermandosi per riprendere fiato "potresti anche mettermi in difficoltà" e cominciando a ridere riprese ad attaccare il ragazzo. Mark si limitava a parare, aspettava il momento giusto, poi vide Alex indicargli due bolle che li avrebbero comodamente ospitati. Mark annuì e si preprarò, concentrò il fuoco nella bocca, deviò un attacco dall'alto dell'imperatore, e nel momento in cui la faccia rimaneva scoperta, gli sputò in sul viso una palla di fuoco. L'imperatore iniziò ad urlare dal dolore, e lasciò cadere la spada. Mark con rapidi gesti diede dei colpi ai legamenti delle ginocchia del mezzo nano, poi prima che cadesse a terre, gli sferrò un potentissimo calcio nello stomaco, facendolo volare contro il muro. "Sbrighiamoci" disse correndo verso alex "con i danni che gli ho fatto avremo si e no due minuti scarsi" poi entrò nella bolla trasparente e si concentrò per immettere al suo interno la forza del Fuoco e dell'Aria. Contemporanemanete Alex entrò nella sua bolla e quando sentì nella sua testa la voce di Mark che urlava <ADESSO> fece unire le due bolle. Proprio in quel momento l'imperatore si rimise in piedi e si avventò verso le due bolle che si univano, ma fu respinto indietro da una forza invisibile, più grande di qualsiasi altra forza di questo mondo. Addirittura più grande della sua. Ci fu un lampo di lampo di luce. Il bagliore si vide fin nella piazza, i due eserciti si fermarono scioccati. Poi un'esplosione.
L'imperatore chiuse gli occhi e la forza dell'esplosione lo fece volare fuori dalla sala, esattamente al centro della piazza.
Quando riaprì gli occhi vide davanti a lui un ragazzo che stringeva un bastone le cui estremità finivano con due lame, la sua Aura era talmente potente da essere visibile, lo circondava come un alone di una luce brillante. Si rialzò e chiese "Tu chi sei?". Il ragazzo stette un momento a pensare, poi aprà la bocca e disse "Sinceramente non lo so. Non sono i due ragazzi che hai conosciuto poco fa, e non sono un dio se è questo che pensi." L'imperatore lo fissò a bocca aperta, ma il ragazzo continuò "Sono un essere creato apposta per distruggerti, e ti assicuro che la tua enorme potenza non ti servirà a nulla. Come tutti sono figlio degli elementi, ma al tempo stesso suo padrone, la loro forza scorre nelle mie vene. Sono più duro del diamante ma malleabile come l'acqua, la forza del fuoco scorre nelle mie vene e più veloce del vento stesso. Posso piegare gli elementi naturali al mio volere, posso distruggerli, crearli e modificarli a mio piacere. Sono la speranza di questo mondo ma più semplicemente, sono colui che porrà fine al tuo regno di terrore". L'imperatore rise. Era la risata di un folle, di colui che per anni aveva oppresso quel mondo con la sua pazzia e la sua forza. "Sapremo presto chi sei" disse " quando ti ucciderò vedremo se sei davvero colui che mi distruggerà" si giro in cerca di una spada, ma il ragazzo lo anticipò e lanciò ai suoi piedi il suo spadone. L'imperatore lo raccolse e lo fece roteare un paio di volte in mano. I due avversari girarono, entrambi gli eserciti si fermarono per guardarli combattere. Tutti sapevano che quella battaglia era l'ultima ed avrebbe determinati il destino di tutti gli uomini. L'imperatore e il ragazzo continuarono a camminare in cerchio per un pò, poi si fermarono. Tutti trattennero il respiro... Poi all'improvviso i due avversari si lanciarono uno contro l'altro e la battaglia ebbe inizio. Per i primi momenti sembrava che l'imperatore avesse la meglio, ma a poco a poco i movimenti del ragazzo si fecero più rapidi e più fluidi, e per quanto il mezzo nano aumentasse la propria forza, il ragazzo era sempre in palese vantaggio. Sembrava che manovrasse migliagli di bastoni contemporaneamente tanto era rapido. I guizzi delle lame che riflettevano la luce morente sembravano infiniti. Era un continuo di affondi e stoccate e per quanto l'imperatore si muovesse velocemente, migliaia di piccole ferite si aprivano, ed anche se il mezzo nano usava la propria energia per curarsi, uno si chiudeva e dieci se ne aprivano. Dopo vari minuti di scambi serrati, il ragazzo disarmò l'imperatore. La spada volò in altro, per conficcarsi nel terreno molti metri più dietro. "Ti arrendi?" chiese il ragazzo, per tutta risposta l'imperatore gli sputò in faccia, ma il ragazzo schivo facilmente la saliva. "Bene" disse allora, piantò con un colpo secco il suo bastone a terra e si mise in guardia "Sarà una lotta a mani nude a decretare il vincitore".
L'imperatore respirò un paio di volte ed aumentò il suo potere al massimo, poi attaccò. Sferrò un diretto preciso al volto del giovane, che senza batter ciglio lo schivò. Il mezzo nano tentò un calcio alle costole ma anche quello andò a vuoto. "Disperdi la tua energia" disse il ragazzo "i tuoi colpi sono troppo tesi, devi essere più morbido, e concentrare la forza all'ultimo secondo". L'imperatore urlò, quel ragazzino pretendeva anche di dargli lezioni. Lezioni a lui, il più forte dei guerrieri. Continuò ad attaccare sempre più velocemente e con più rabbia, alla fine riuscì a colpire in piena faccia il ragazzo. Il suo esercito esultò, ma fu un festeggiamento breve. Infatti il ragazzo non si era mosso di un millimetro. Spostò lentamente il pungo del suo avversario, e lo fissò dritto negli occhi. Non si era fatto un graffio. "Se permetti ora è il mio turno" e detto questo tirò una potentissima ginocchiata nello stomaco del suo avversario. Il colpo fu così potente, che le persone che stavano dietro volarono per parecchi metri, colpiti dall'onda d'urto. L'imperatore cadde in ginocchio davanti al ragazzo.
"Se fossi stato più buono, tutto questo non sarebbe successo. Se avessi usato i tuoi poteri per aiutare il prossimo e non per infliggere dolore, avresti avuto una vita ricca di soddisfazione. Ma la colpa non è solo tua, sei cresciuto disprezzato da tutti, per ciò che sei, un reietto della tua società, che ti ha scartato e fin da piccolo hai conosciuto solo dolore e sofferenza, per questo hai sparso per questo mondo solo sofferenza e dolore. Vorrei poterti lasciare in vita, pensare che tu possa cambiare, ma ormai è tardi, il tuo dolore si è trasformato in follia, e se ti lasciassi vivere ricominceresti d'accapo." Detto questo prese il bastone e lo fece roteare un paio di volte. Poi mentre l'imperatore si alzava, affondò uno delle sue lame nel petto, un colpo perfetto e preciso dritto al cuore. Il mezzo nano neanche gemette, semplicemente gli lanciò uno sguardo di puro odio, ma in fondo a quello sguardo il ragazzo vide anche un piccolo barlume di gioia. Adesso finalmente avrebbe dormito in pace, odiato da molti, ma non odiando più nessuno.
123
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0