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Liala, la capra indaco

Non molto tempo fa, Yuri, un pastore ucraino, aveva un gregge di cinquantasette capre hircus o changthangi, il cui vello è utilizzato per il cashmere.
Bellissime e morbide. Tutte bianchissime. Sono animali molto rari e preziosi e lui ne andava proprio fiero.
Yuri le riconosceva così bene che aveva dato un nome a ciascuna.
Passavano l'estate sui Carpazi e l'inverno in un ovile fuori Chernobyl, al confine con la Bielorussia, vicino alla centrale nucleare V. I. Lenin.
Anche nella primavera del 1986, come ogni anno, si stavano preparando per la transumanza, verso gli alti pascoli montani.
Mancava poco alla partenza ed era quasi tutto pronto.
Aspettavano solo che il tempo volgesse al bello e che l'aria cominciasse ad intiepidirsi.
Questione solo di giorni, aprile era quasi alla fine.
Il 25 di quel mese, la mattinata era perfetta. Il cielo era terso.
Il gregge era già sulla strada, ma mancavano sei capre. Le solite sei. Quelle più testarde, come quasi sempre.
Yuri fischiò, e Liala, non un cane, ma una capra, partì alla ricerca delle disperse.
Liala era una capra formidabile. Leale e affidabile. Capiva subito quello che doveva fare.
Il giovane pastore non voleva cani e contava molto sul suo aiuto per controllare il branco.
Liala girò minuziosamente dappertutto, per ore, senza esito.
Giunse la sera ed il gregge stava ancora fermo sulla strada. Molte capre pascolavano, altre dormivano accovacciate.
Liala continuava a setacciare senza sosta ogni angolo della zona, invano.
Allora, d'istinto, si diresse verso la centrale, finchè vide, in lontananza, le ricercate.
Erano vicino ad una recinzione e brucavano l'erba come se niente fosse.
Le richiamò all'ordine e le sgridò, come sapeva fare, poi corse verso di loro.
Era circa l'una e mezza di notte del giorno 26.
Ad un tratto si udì un fischio acuto e prolungato. Poi una fortissima esplosione seguita da un vasto incendio.
Le fuggiasche spaventate si dispersero lontano, mentre una nuvola di vapore avvolse in pieno Liala che, immobile, non sapeva che fare.
Poi la nuvola si disperse dissolvendosi nell'azzurro.
Intanto tutte le sei capre si diressero rapidamente verso Yuri ed il gruppo in attesa.
Ma mancava Liala. Non si vedeva, nè si capiva dove fosse andata.
Yuri continuava a chiamarla ed a fischiare. Ma niente. Era molto preoccupato per il forte scoppio che aveva udito.
Aspettò qualche ora, ma poi, a malincuore, decise di partire lo stesso.
Il gregge si mise in moto, disordinato ma orientato.

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