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Le Scuole Residenziali Indiane - Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco

Maggio 2021: il macabro ritrovamento di 215 resti di bambini presso la Scuola Residenziale di Kamloops, in Canada, scatena una eccezionale ondata mediatica. I rilevamenti con il GPR (Ground Penetration Radar) attestano la presenza di corpi senza una lapide, senza un segno, senza neppure l'indicazione che questo fosse un cimitero. Tombe senza nome, appunto.
Il fenomeno, purtroppo, non è nuovo nell'America del Nord, ma, per farlo comprendere ai lettori Italiani, e fare chiarezza sull'intero processo che porterà al viaggio di Papa Francesco, l'Autrice decide di iniziare una puntuale inchiesta.

Lo scopo della prima parte del libro è quello di mostrare dettagliatamente la vera natura delle Scuole Residenziali, a partire dalla loro fondazione. Attraverso testimonianze dei Nativi, documenti nascosti nelle Scuole e il ritrovamento dei cimiteri senza nome emerge l'aberrante fenomeno che le trasformò in veri e propri "inferni in terra". Freddo, fame, malattie ed inoltre ripetute violenze fisiche e abusi sessuali. Per comprendere ciò che i Nativi hanno passato, le testimonianze sono riportate senza giri di parole, con cruda essenzialità.
È necessario, anche se difficile, leggere facendosi forza.

Nessuno difendeva questi bambini, anzi la riduzione del numero dei Nativi era spinta dai governi, anche attraverso contagi deliberati e sterilizzazioni forzate.

Nella seconda parte viene analizzata "L'epoca delle scuse" a partire dagli anni 2000. Si scusano alcuni stati, alcune chiese, ma i Nativi chiedono le scuse della Chiesa Cattolica, vista come la principale responsabile per l'alto numero di persone implicate. Questo richiede il coinvolgimento del Papa, che riceve una delegazione di Nativi in Vaticano, e in seguito affronta un "viaggio penitenziale" in Canada.

Infine, le parole del papa vengono analizzate da diversi punti di vista, in particolare si esamina la differenza tra "chiedere scusa" e "chiedere perdono", al riguardo sono riportati estratti da diversi giornali ed interviste ad esperti del linguaggio. Non tutti i Nativi accettano senza riserve il discorso del Papa, e l'affermazione del "genocidio" viene fatta solo di fronte ai giornalisti. Questi discorsi possono apparire capziosi, ma il problema è di vasta portata, perchè da tempo i Nativi si battono per il riconoscimento dei propri diritti, che sono stati deliberatamente e continuativamente calpestati per più di un secolo da "pionieri" e "conquistatori" spinti dai propri governi. Ci sono poi anche i "negazionisti" i quali sostengono che il massacro non è mai avvenuto, che non ci sono effettivi ritrovamenti di cadaveri, e altre argomentazioni che l'Autrice demolisce una ad una.

Trattandosi di un libro inchiesta, è necessario dare alcune informazioni sul contenuto, ma non vanno dimenticate quelle sul libro in sè. Sono molti i testi che che trattano del genocidio dei Nativi, perchè fra i tanti scegliere proprio questo?

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l'autore Rosella Rapa ha riportato queste note sull'opera

Nota 1: Il testo è stato pubblicato per la prima volta sul sito www. letteratour. it alla pagina https://www. letteratour. it/nuovi-autori/scuole-residenziali-indiane. asp


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1 commenti:

  • Rosella Rapa il 15/12/2023 15:59
    Nota dell'Autrice Raffaella Milandri:
    "come viene spiegato nel libro, non sono state trovate tombe senza nome (usato nel titolo) bensì fatti rilevamenti con il GPR
    (Ground Penetration Radar) che attesterebbero la presenza di moltissimi resti umani nei terreni delle ex scuole residenziali.
    Se ne deduce che siano le salme degli studenti nativi, ma al momento le presunte salme non sono state ancora riesumate e, quindi, comprovate".

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