Ti ricordi di me? Ti ricordi? È importante per me, devi dirmelo se te lo ricordi.
Era agosto, faceva caldo, era domenica, era da tanto tempo che non ti vedevo.
Se mi chiedi il perchè del tutto, ti risponderei semplicemente “perché si”, “perché mi piacevi”. E in fondo perché non dovresti piacermi tu che piaci a tutte o quasi? Ma io ti piacevo? Chissà, non l’ho mai capito.
Sento ancora nelle orecchie la tua voce che mi chiamava per nome per correggermi le manovre al timone della barca a vela. Non mi guardavi, non guardavi neanche la vela, ma sentivi… ah se sentivi. Nulla ti sfuggiva, mi richiamavi sempre alla giusta andatura.
Il mio nome pronunciato da te mi è sempre piaciuto, non so perché. È strano ci si sente sempre chiamare eppure soltanto ad alcune voci rispondiamo veramente. Sappiamo distinguere tutte le voci che conosciamo eppure soltanto alcune sanno farci vibrare dentro. Sarà forse la particolare intonazione, la particolare pronuncia, o forse la particolare inflessione? Ma questo non ha nulla a che vedere con l’amore, nulla, ma solo con il sentire, e forse è un bene.
Ti ricordi quest’estate? Una domenica notte dei primi di agosto. Faceva caldo, c’erano le stelle che ci facevano da coperta. Eravamo sul mio terrazzo. Non abbiamo parlato tanto quella volta, è difficile parlare con te anche se i tuoi silenzi parlano per te, parlano di te.
Ricordo ancora le tue braccia che mi stringevano e le tue mani su di me, mani che ho ritrovato poco tempo fa. Mani calde, dolci, sapienti, mani che non potrò dimenticare così come la tua voce. Ricorderò anche quando al mattino mentre dormivi, non so se te ne sei accorto, ti ho appoggiato la mano sulla testa e ti ho accarezzato come a voler fermare qualcuno dei tuoi mille pensieri. Non so se ti ricordi, penso di si, non mi hai dimenticato, vero?
Quindi dimmelo se ti ricordi di me? Ti ricordi? È importante per me, devi dirmelo se te lo ricordi, perché solo nei ricordi si ha la certezza di aver vissuto e di essere stati. Nei ricordi degli altri si avrà la vita e perché no il per sempre. Il nostro ricordo finisce con noi, ma quello degli altri continua.