Paolo si sveglia, sudato, tremante.
Solo frammenti di un incubo.
Lui che guida, di notte, un volto, due occhi, spaventati, di una bambina.
Cerca di svegliarsi, va in bagno. Una bambina!
Non è la prima volta che gli capita. Una bambina!
Deve avere un senso! Non può essere semplicemente un sogno. Una bambina!
Guarda l’ora, quasi le sei. Inutile tornare a dormire, va sotto la doccia, poi colazione, tg.
Quella bambina! Al tg, la foto di quella bambina! La quarta bimba scomparsa in due mesi, probabile movente pedofilo. La giornalista sta intervistando un uomo, sulla cinquantina, calvo, col sigaro in bocca, il capo dell’unità antipedofilia. “Siamo sulle sue tracce, lo prenderemo!”
Quella bambina! Possibile che lui sappia qualcosa?
Entra in macchina, cerca qualcosa con lo sguardo, ma non sa neanche lui cosa, sente un odore strano, di tabacco? Ma è solo un’impressione, neanche fuma, lui.
Rivede quegli occhi, quella bambina.
Va a lavorare, ma è come un automa, non vede neanche il monitor che ha davanti, i colleghi lo guardano e gli chiedono se va tutto bene, e lui dice sì. Sì? No!
Non va tutto bene, ho visto in un incubo una bambina che probabilmente è stata rapita da un pedofilo, non va tutto bene.
Torna a casa distrutto, prende qualcosa per dormire, va a letto, non ce la fa più.
Un coltello, una cantina, due occhi, spaventati, di una bambina. Ansimi, gemiti, erezione, urla della bambina. La bambina! La cantina! La mia cantina! Si sveglia urlando, sudato, cosa cazzo sta succedendo?
Si alza, scende le scale, arriva in cucina, poi altre scale, in cantina, luce accesa, sangue dappertutto, una scarpetta rossa, una bambola, no, una bambina, due, tre, con gli occhi non più spaventati, ma fissi nell’ultimo attimo di terrore. Si china, le tocca, non capisce. Da dove arrivano? È stato lui? Come ho fatto? E una voce conosciuta dietro di lui:”Ti stavo aspettando.”
Si volta, solo il tempo di vedere una faccia conosciuta, da cinquantenne calvo, col sigaro in bocca. Poi uno sparo e il buio.
“Trovato il pedofilo”
“Un altro successo per il comandante dell’unità antipedofilia che per la quarta volta in due anni ha catturato e ucciso un pericoloso pedofilo killer, colto sul fatto dopo lunghe ricerche e indagini pericolose. Anche in questo caso il colpevole è stato ucciso. Era nella sua cantina dove sono stati trovati i cadaveri di tutte e cinque le piccole vittime rapite negli ultimi mesi. Gli amici e i colleghi di lavoro non si capacitano dell’accaduto, ma dicono che ultimamente l’uomo aveva avuto un cambiamento radicale nel comportamento sul lavoro e nei rapporti personali. A pag. 15 tutte le interviste e i commenti”.
Francesco si sveglia, sudato, tremante.
Solo frammenti di un incubo.
Lui che guida, di notte, un volto, due occhi, spaventati, di una bambina.