Io e la mia famiglia abitavamo in una villetta stile ranch americano, due figli per due genitori meravigliosi, i quali hanno creato un mondo tutto loro da poterlo regalare a me e mia sorella Sara. Dimenticavo io sono Salvo, abbreviativo di Salvatore nome tipico Siciliano, si perché viviamo alle pendici dell’Etna “la montagna” in una di quelle villette che vanno da Nicolosi per Pedara, zona salubre ed a stretto contatto con la natura.
Mio padre impiegato dello Stato, mia madre casalinga pentita, perché la sua massima aspirazione era quella del canto, rimasto un sogno che realizza giornalmente tra le mura di casa nostra, visto che ci tortura forzatamente ad ascoltarla nelle sue impazzate canore a tutte le ore, guardandoci in faccia mentre lo fa in atteggiamento di sfida, come per dire: sono quà e mi dovete sopportare. Io studente liceale con la passione dei francobolli, delle macchine radiocomandate, della pittura, della poesia, del calcio, della subacquea………. o forse farei prima a dire quello che non faccio? Bha! continuiamo con le presentazioni, mia sorella Sara tredicenne ultimo anno di media, il suo Hobby preferito? raccontare ai miei tutte le mie telefonate “amorose“ con le mie amicizie femminili, per farla breve una Sherlock Holmes sotto mentite spoglie di una ragazzina viziata…ma! che in fondo mi vuole un gran bene.
La casa dicevo stile ranch americano perché ci somiglia vagamente per le staccionate, lo stile architettonico misto tra la muratura in pietra lavica ed il legno, tutto il terreno circostante pieno di alberi e colture da frutto, orticello, più in là una casetta ricovero per gli attrezzi da lavoro.
La casa è composta da tre elevazioni, più la cantina ed il garage ricavati dalla realizzazione delle fondamenta.
La parte più bella della casa per me è il sottotetto, una sorta di mansarda che contiene di tutto: per la serie ( adesso queste cose le mettiamo qui, poi le buttiamo ) questo accumulo si è protratto nel tempo, circa 15 anni epoca in cui ci siamo trasferiti dalla città (Catania) in campagna; insomma un rigattiere a tutti gli effetti.
A me piace andarci perché lo faccio fin da piccolo, quando pioveva e la pioggia batteva sul tetto, per me era un suono gioioso e malinconico allo stesso tempo, correvo su in soffitta per guardare attraverso il lucernaio che lasciava vedere la violenza dell’acqua infrangersi sulla spessa finestra di plexiglass. Tutto sembra una normale descrizione di una famiglia di media estrazione sociale, che invece non ha niente di normale nel seguito del mio racconto………………fine prima parte……. Continua