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La casa fantastica ( parte seconda)

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La casa comunicava con la cantina"garage attraverso una porta che dal piano terra portava al piano cantinato per mezzo di una scala e dall’esterno attraverso una scivola, adibita a passo carraio per la messa in dimora della macchina.
Non vi era null’altro di più  bello che una famiglia potesse desiderare.
Nella casetta poco distante mio padre teneva gli attrezzi da lavoro e da giardinaggio, in un angolo tanta legna accatastata, tanto in ordine da lasciare pochi spazi vuoti tra un ceppo e l’altro, questa serviva in caso di emergenza per quando dovesse esaurirsi improvvisamente il gasolio che alimentava la caldaia;  a proposito ma la caldaia dov’è che non l’ho mai vista?.. Bho! non ci ho mai fatto caso.
Mio padre era impiegato di concetto presso l’ufficio del Catasto, un lavoro prettamente amministrativo, ma che non gli impediva di coltivare una sua grande passione: L’elettronica.
Ricordo tutte le riviste accatastate nella parete attrezzata, ed alcune per i corsi di elettronica che aveva fatto per corrispondenza. Ricordo ancora….. ed un sorriso mi si stampa sulla bocca, di quando fece il suo primo apparato elettronico: un antifurto che doveva salvaguardare la nostra piccola reggia da possibili intrusioni.
Il giorno delle prove generali per l’infallibile antifurto era arrivato;  ci siamo trasformati in poco tempo in  una famiglia di ladri, attrezzati di tutto punto con scarpe gommate per attutire il rumore dei passi, bandana che invece di essere messa in testa, l’abbiamo dovuta mettere per ordine del comandante, in faccia! lasciando solo uno spiraglio per gli occhi….. ehee Si!  perché il portentoso congegno prevedeva anche delle telecamere a circuito chiuso per immortalare chiunque si introducesse nell’abitazione.
Erano quasi le 20. 00 di una serata di giugno del 1998; aspettiamo acquattati dietro una parete della casa, aspettando che il buio si facesse più fitto…………. bene!  ci siamo! disse mio padre, inizia la simulazione ed ognuno prenda il proprio posto come da accordi.
Io ero quello addetto a staccare l’alimentazione elettrica e quindi creare una forma di disagio all’interno della casa, mio padre munito di torcia a batteria fa da battistrada all’orda che come giannizzeri erranti attendono ordini; mia madre era in fibrillazione per il fatto che raramente accadeva di stringersi alla vita di mio padre, mia sorella, la streghetta si tappava la bocca per evitare di farsi sentire quando  ridacchiava da mio padre “Comandante supremo e tiratissimo per la concentrazione”………
                                                                                            fine della seconda parte………. Continua

 

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3 commenti:

  • Anonimo il 19/06/2007 17:19
    Allora alla prossima puntata... ci sarò. Ciao
  • Jean-Paul AMENTA il 19/06/2007 16:05
    Bien... bien...

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