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Una storia di troppo tempo fa...
Caraibi, Nuovo Mondo.
Un giorno qualunque nel polveroso XVIII secolo...
Un'alba qualsiasi, in un porto affollato come tanti.
Un galeone un po' malandato, pesante alla vista, si prepara a salpare.
Pochi minuti e quel golfo si muterà in un ricordo, nella mente disordinata e concreta dei marinai che nei giorni precedenti, si sono abbandonati a bagordi ed avventure che sanno di ruhm e sesso.
Satolli di cibo e piacere, risalgono a bordo a scaglioni malandati, raccontandosi il tutto tra grugniti, risa e canzonette spinte.
Sotto lo sguardo severo ma sornione del Capitano, riprendono i loro posti. Ci sono tutti ora...
Ne manca soltanto uno.
La prima luce di quello stesso anonimo mattino, che filtra dalla finestra della stanza del Tenente,
si oscura all'improvviso.
Quella finestra, che affaccia proprio sulla zona più caotica del porto, è quasi del tutto coperta dalla sagoma di un robusto pappagallo color rubino.
Il soldato non sembra molto sorpreso... quasi se lo aspettasse. Una cosa era certa; lo mandava lei.
Con un lento e deciso battito d'ali sanguigno e un gracidio familiare, il vecchio animale si va ad appollaiare sull'ampia e legnosa scrivania.
Alla zampa, quella pergamena; l'ultima forse.
Appena il messaggero venne "alleggerito" del suo onere, riprese il volo dalla quella finestra sul golfo...
Tanto, i suoi occhi non erano, e non potevano più essere quelli di lei.
Il giovane, ruppe il sigillo; la grafia inconfondibile.
Il foglio giallognolo riportava queste parole.
" Bene, Vostra Grazia, a quanto pare siamo ai saluti.
Mi spiace essere andata via senza salutarvi di persona, come si conviene ad una signora bene educata.
Ma sapete bene che entrambi, non siamo molto avvezzi alle buone maniere. Specie in queste tre settimane...
Vorrei ringraziarvi anche da parte dei miei uomini, che hanno molto apprezzato tutto il... cibo del vostro golfo.
Mi soddisfatta molto essere riuscita ad alimentare la stima della mia ciurma per il suo Capitano, stappandovi il permesso per entrare in porto.
Ho apprezzato davvero l'accoglienza della città e.. delle vostre braccia.
- È stato bello finchè è durato. Parole mie e vostre.
D'altra parte, mio signore, la sola somma di vino, carne, risate e.. ignoranza, non porta a grandi totali e sapete bene, che non mi accontento mai di piccoli bottini.
Ho parlato di calcoli importati dai Mori d'Oriente, ma se si applicano all'animo umano, essi sono proprietà di tutte le genti.
Saccheggiare il vostro cuore è stata una bella tentazione, alla quale un giorno potrei anche cedere.
Ma finchè un arrivederci suonerà come un addio, e un porto non sembrerà mai abbastanza sicuro, è meglio levare le ancore della ragione prima che siano sommerse dalla "melma"dell'amore.
Ci resta comunque molto... Il mio spirito non se ne va mai a mani vuote...
E spero di avere sempre il vostro consenso per ormeggiare anche solo nella baia più piccola... come voi avrete sempre un posto nei miei alloggi e... nelle prigioni della nave.
Vi invio un lungo bacio, con la speranza di rubarvi un ultimo caldo sospiro.
Un inchino irriverente...
Sophie
Lo sguardo del Tenente andò oltre la finestra, oltre la confusione del porto, oltre il rumore delle cime pesanti che cadevano dalle navi appena entrate, oltre la voce alta del Capitano che spronava i suoi avanzi di galera; oltre il fragore della marea inquieta sugli scogli...
inquieta come lei... che in quello stesso istante si stava chiedendo, a cosa stesse pensando o ripensando lui.
Qualcosa era rimasto; chissà cosa. Un arrivederci forse.
Un arrivederci lungo come la scia schiumosa di quel veliero, che pian piano si trascinava fuori per prendere il mare aperto. Quella culla agitata che sballotta le sue navi, le accarezza e le trascina sul fondo...
Dunque, non è forse quello che fa l'amore..?
Il galeone si spinse lontano, sempre di più e ancora...
finchè il porto non divenne un puntino, fondendosi poi del tutto con l'orizzonte di un giorno nuovo.
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1 recensioni:
- Grazie a tutti per i vostri bellissimi e graditissimi commenti... Un bacio, Sophie
- Scrittura raffinata, brillante, piacevolissima. Aspetto il prossimo racconto.
- Spesso i racconti soddisfano quell'inconscio che è dentro ognuno di noi, parte dei nostri sogni, di quel che siamo e che avremmo voluto essere. Immagino saresti stata un'ottima pirata, perché no?. Ciao Claudio
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