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La volta buona

Il campanello della porta interrompe la voce della televisione, l'unica voce che fino a quel momento aveva tenuto compagnia a Carlo. Si alza velocemente, impaziente, per l'ennesima volta convinto che quella sarebbe stata la volta buona, del definitivo chiarimento, dell'esplosione dei sentimenti. Con una faccia seria si appresta ad aprire la porta e come sperava dietro c'è lei. Bella, incredibilmente bella, più del solito, con i suoi occhi chiari di un infinito unico e quel suo viso degno di ogni complimento. Come al solito vestita semplice e sensuale, con la camminata di chi sapeva che faceva effetto a Carlo, che ogni suo movimento creava un fuoco dentro di lui. Cammina tranquilla senza imbarazzo, si vede che non è la prima volta che entra in quella casa, anzi spavalda si siede dolcemente sul divano, guardando lui in piedi incantato da tanta sensualità e dolcezza. Non trova le parole per iniziare un discorso sensato, l'unica cosa che riesce a fare è sedersi dalla parte completamente opposta a lei, incapace di dirle quello che prova e di esternare ogni suo piccolo sentimento. Lo schermo al centro del salotto fa da distrazione alla bella donna e il suo volume fa da sottofondo al silenzio imbarazzante di Carlo. Ha paura di parlare, di muoversi, di dire o fare qualcosa di sbagliato, che potrebbe dare a quell'incantevole principessa la scusa per abbandonarlo definitivamente. Ancora non lo ha fatto, ancora parla ed esce con lui, ma in cuor suo Carlo già sa che non sarà l'uomo della sua vita. Non per questo si arrende, anzi è deciso più del solito a dirle chiaro e tondo come stanno le cose. La osserva con ammirazione mentre cambia canale al televisore, invidioso di quella delicatezza nel premere i tasti e quell'eleganza nel chiedergli se gli piace il canale a cui si è fermata. Annuisce senza nemmeno sapere a cosa, ormai completamente disorientato e sicuro. Sa che ha poco tempo, ma non trova ancora il coraggio per avvicinarsi e parlarle seriamente. L'orologio cammina inpazziente, lei si alza, si è fatto tardi, si deve vedere con i suoi amici. Carlo si alza dispiaciuto e arrabbiato, deluso da se stesso. L'accompagna alla porta, cercando si essere ogni volta sempre più gentile rispetto alle volte precedenti. Lei lo saluta, prende l'ascensore e va. Triste Carlo chiude la porta e va in camera, anche stavolta non è riuscito a fare ciò che voleva. Sarà per l'ennesima prossima volta, sperando che però sia quella buona.

 

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