:-Sono molto addolorato del comportamento di voi uomini- disse quel giorno Dio a Rapahel, unico uomo tra tanti, ad aver ottenuto l' incredibile privilegio di un colloquio a tu per tu, da vivo, col creatore.
:-E perchè mai, Signore?- chiese l' uomo, avvilito.
:-perchè siete bugiardi, egoisti e vani- tuonò Dio, incollerito:-nonchè per me un enorme, perenne fonte di delusione!-
:-Signore, tu non hai certo peli sulla lingua- commentò allora Raphael, alquanto mortificato:- e ciò che dici è senz' altro giusto... ma posso farti una domanda? una sola?-:-certo- lo incoraggiò Dio:davanti agli occhi limpidi e sinceri di Raphael era infatti molto difficile mostrarsi scostanti a lungo.
:-Se ci consideri un fallimento così grosso perchè continui a darti pena di noi? hai creato tante di quelle cose magnifiche! non puoi proprio dimenticare quest' unico errore? cancellarlo dalla tua mente e non curartene più?-:-no!! io non mi arrendo- rispose con estrema durezza Dio:-avrò pure commesso un errore ma è l' errore in cui credo di più in assoluto!-esclamò con vigore:-e non posso mollare! non posso disinteressarmi della mia creatura... no, mai! anche se mi delude, anche se mi ferisce perchè , si, è vero mi dà innumerevoli preoccupazioni ma al contempo... mi fa sentire vivo, Raphael! immensamente vivo!-
:- quand' è così, Signore, allora non tentare di correggerlo, questo tuo errore- gli suggerì Raphael, con un sorriso dolcissimo:- spesso, infatti nell' intento di raddrizzare le cose che ci danno il tormento finiamo per privarle anche di tutta la loro bellezza, di tutta la loro magia... e quando poi ce ne accorgiamo, in genere è sempre troppo tardi!-