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Fuga

Fuggire. Attraversare la strada senza guardare chi passa. Attraversare la vita senza alzare lo sguardo, senza guardarla mai in faccia. Avrei voluto attraversare la strada con le auto che sfrecciavano ai lati, poi correre all’incontrario, urlando un No senza tempo. Che non c’è spiegazione al dolore, che se non posso fermarlo, allora ci salgo in macchina e ci faccio un giro. Ti presento l’incostanza, ti presento... Come quando mi perdevo nei campi di grano, ci giro in tondo stanotte. Nel letto di chi non conosco, negli occhi del vecchio che aspetta di confondersi con l’orizzonte, nell’aria del solito mare che mi resta addosso, quasi a volermi appendere al sole ad asciugare. “Quando torni?”, lo sguardo perso verso la notte, avrei voluto dirti “Non torno”. Non in queste sensazioni, non con lo stesso coraggio. Non con la stessa voglia di crescere, non con le stesse mani e la stessa bocca. “Non torno” fra le braccia, non torno ad affondare nei cuscini o nei fondi del caffè, mi ci annego piuttosto, mi lascio morire. Avrei voluto, ma non l’ho fatto. Per tante ragioni che non potresti capire, mattoni che mi porto sulle spalle, tu lo spiraglio di luce, seppur fioca. “Ci sentiamo dai”, per inventarci ancora una volta la morale, per cancellare rimorsi scrivendoci sopra con le matite colorate.

 

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0 recensioni:

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12 commenti:

  • carlo degli andreasi il 18/11/2008 00:34
    correre come un cieco che non sa vedere... che non raggiunge la vita e si disorienta...
  • Roberta Berardi il 24/06/2008 21:21
    meraviglioso!
  • Ada FIRINO il 05/06/2008 13:44
    Racconto denso, intenso, una corsa all'incontrario verso un tempo che non c'è, che ancora non ci ospitava. Un fugire impossibile, anche se spesso desiderato. Capisco bene il to pensiero, robi, non mi è sconosciuto.
  • Ivan il 25/09/2007 08:55
    Difficile rimanere indifferenti, poche righe, di grande intensità. Di solito i poeti non si svestono mai e mantengono un po' di narcisismo anche quando si travestono da narratori, tu invece cambi... pelle senza difficoltà, mantenendo la tua bravura.
  • marco moresco il 11/09/2007 09:39
    sei un piccolo mostro, robi, piccolo per la giovane età, mostro per la bravura annichilente
  • Riccardo Brumana il 05/09/2007 13:37
    molto bella, son fuggito anch'io mentre la leggevo. brava!
  • robibreak. il 30/08/2007 13:54
    si può fuggire per tanti motivi, anche quando si ama troppo, fidati. ma la fuga a cui mi riferivo non è un viaggio di amore o di odio, è un viaggio spirituale fuori da me...
  • Angela Maria Tiberi il 30/08/2007 13:04
    La vita è una fuga quando non si ama.
  • sara rota il 29/08/2007 11:16
    Triste... la solita frase banale: "ci sentiamo dai", quando si sa che non è così... Bella l'espressione delle matite colorate...
  • Claudio Amicucci il 27/08/2007 23:43
    Forte, come la tua rabbia. Ciao Claudio
  • Ivan Benassi il 26/08/2007 17:42
    Anche le matite colorate vanno bene se servono a dipingere un futuro più bello. Scrivi molto bene, ma ti vorrei vedere correre felice, magari in un campo di grano.

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