Che il sogno dei bambini abbandonati diventi realtà.
Nel cortile, il vocio dei bambini, che allegramente giocavano, il baccano scomposto, tutto era saturo della dolcezza dell'infanzia. E una bambina, in disparte, sotto l'albero dei sogni. Così lo chiamava, ogni volta che voleva sognare si rifugiava sotto di lui.
Mentre osservava l'andirivieni delle nuvole nell'azzurro del cielo, immaginava come sarebbe stato bello uscire a passeggio, la domenica, con delle scarpette celesti y un vestitino di tulle e perle. Una donna la portava per mano e il suo sguardo amoroso seguiva il soave ricciolo dei neri capelli della bambina, mosso dal vento pomeridiano. La bambina portava in mano, un delizioso gelato multicolore e nelle sue labbra aveva stampato il sorriso della felicità. Era la sua mamma, la mamma che la aveva scelta, un pomeriggio d'inverno, in un gelido orfanotrofio. Il suo sguardo pieno d'entusiasmo, che rispecchiava la sua speranza di essere adottata, arrivò dritto al cuore di quella nobile donna, cui la vita aveva negato figli propri. L'amore materno, fiorì all'istante, di fronte a quella dolce bambina e da quel momento i loro cuori sarebbero stati uniti per sempre.
Il suono del fischietto che portava la maestra, svegliò la bambina dal suo mondo di sogni. La tristezza s'impadronì della sua anima e una lacrima scivolò soave nella tenera guancia. Era stato un sogno... solamente un sogno. E la realtà la avvolse col suo manto grigio, era ancora rinchiusa in quel gelido orfanotrofio, dove un giorno sua madre, bussò alla porta per lasciarla... affinché qualcuno di buon cuore e di nobile anima, gli offrisse una vita migliore.