Renditi conto, mio giovane e miserrimo lettore, che ciò che stai sognando, bramando, agognando, accarezzando in un altro mondo, non può accadere.
Il fato ci diverte, a crearci e buttarci nella pista delle mille biglie colorate, ciascuna con il suo nucleo di colore, liscia e solida, pronta a rotolare vigorosamente fino al traguardo, bloccarsi in una galleria, sprofondare nella sabbia, essere inghiottita da un bimbo onnivoro, rubata dal lentigginoso dispettoso e scagliata in mare, dove il sale e la sabbia ti corroderanno.
Eppure bisogna rischiare, non rimanere nella sacca retinata delle biglie, che ti mostra il mondo a reticoli, schematico e standardizzato, devi sporcarti, rotolare fino a provare nausea, rimbalzare sul morbido e schiantarti sul diamante, senza scalfirti, conservando la tua rotondità, la sfericità, che ti permetterà qualsiasi direzione, a parte quella che sceglierai.