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Progetti di aprile

Su una sera d'Aprile non è possibile costruire qualcosa: su un raggio di sole, sul canto di un usignolo, come è possibile costruire qualcosa di stabile e duraturo? Sulla corolla di un fiore o sui fruscii della brezza, non si può costruire qualcosa. Su un amoretto furtivo oppure una risatina maliziosa
Per costruire casa, famiglia, lavoro, ci vogliono fondamenta solide, ci vuole l'inverno, il maltempo, la serietà dell'esistenza, le dure sopportazioni delle ore impegnative e la tenacia delle gelide giornate invernali.
Ma adesso? Adesso è Aprile ed è tutto così labile e sfuggente, fluido e delicato No, ragazza, non ti corteggerò. Mi limito a guardarti e lasciarti passare. Non ho voglia di impegnarmi. Aprile è così breve Niente di definitivo, solo attimi che cadono nel silenzio. Proprio come il cielo: prima splendente, poi minaccioso e poi ritorna subito il sole.
Non ho voglia di pensare a tristezze e cose serie. Se fosse inverno, allora sì, seduti accanto al fuoco io e te potremo fare progetti, ma ora no.
In Aprile i pensieri sono farfalle, i sentimenti nascono e muoiono e vanno come le nuvole.
Adesso i libri di filosofia riposano sugli scaffali. Adesso parlano Verlaine e Rimbaud. Lasciamo da parte i problemi e guardiamo i petali che cadono nel vento. Cammino nei pioppeti umidi, solo, senza una meta.
Le ore lucenti vanno, scivolano impercettibilmente verso Maggio.

Aprile 2002

 

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