Come cambiano le nostre emozioni verso un oggetto: un libro, una donna, un paesaggio Un giorno mi piace alla follia, un giorno lo odio, e poi mi diventa indifferente.
Quando ero giovane amavo la botanica e pensavo che questo interesse durasse sempre. Ho comprato libri, ha composto erbari, fatto ricerche, ho classificato erbe Dopo meno di due anni mi è venuta la passione dell'astronomia. Ho buttato nelle immondizie tutto ciò che riguardava la botanica e ho comprato libri di astronomia, telescopi, carte del cielo
Successivamente sono passato allo spiritismo, poi alla letteratura, alla poesia Poi mi è tornata la passione per la botanica, mi è passata, mi è ritornata
Gli esseri umani non sono stabili. Le personalità si alternano nel nostro cervello; durante un po' di tempo prevale una personalità, con gusti, carattere, tendenze; poi questa scompare e subentra una nuova personalità; poi un'altra ancora e così via. Gli stati di coscienza cambiano, si alternano in un continuum senza fine.
Chi siamo noi? Come possiamo fare affidamento sui nostri desideri? Come possiamo fare scelte definitive?
Da giovane amavo Clara. Era la ragazza che sognavo; per lei avrei fatto tutto e desideravo legarmi a lei per tutta la vita. Dopo un anno ho conosciuto Sofia che mi ha fatto dimenticare la prima; l'ho amata intensamente fino a quando mi sono innamorato di Diana È sempre così e sarà sempre così.
Anche il desiderio sessuale subisce queste fluttuazioni. Il desiderio sessuale è una forza travolgente, esclusiva che non si può ignorare. Ma almeno durasse sempre. E invece no! Dopo che sono stato a letto con una donna, il desiderio evapora, provo antipatia per la donna e mi ritorna prorompente il desiderio della letteratura, della conoscenza, mentre rimpiango il tempo sprecato per il sesso.
Le personalità nascono, muoiono, cambiano, si alternano dentro di noi, nel corso del tempo. Tutti i legami e i giuramenti sono destinati a fallire. Tutte le promesse sono fondate sull'inconsistenza.
E allora, qual è la soluzione? Dobbiamo scegliere e fallire oppure dobbiamo astenerci dalle scelte? Non possiamo evitare sempre le scelte; quando rimandiamo troppo a lungo, la vita sceglie per noi. Non possiamo evitare errori, rimpianti, fallimenti. Solo i morti non sbagliano mai e non si pentono mai.
Viviamo in un gioco pieno di trabocchetti e prima o dopo finiremo per caderci dentro. Chi conosce le trappole e i meccanismi psicologici della mente, riesce a commettere meno errori.
Maggio 2002