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Penny è volata dal tetto. (Cap 5)

Siamo arrivati all’angolo con la Cloaca. Prima traversa. L’ambiente è tosto ma la vera Cloaca e più in giù, a sinistra verso il fiume.
Un paio di puttane da strada sorvegliano l’angolo discutendo con il travestito dall’altra parte della strada. A ognuno il suo angolo e che non si faccia confusione. La questione è facilitare i clienti. Che non capiti che uno in cerca di una bella figa si ritrovi con un pistillo fra le mani o viceversa. Quattro sgherri di chissà chi sorvegliano l’entrata del bar del Marione.
Entriamo.
Al bar del Marione si gioca a carte, e si gioca forte. Scope sui mille, briscole sui cinquecento, il poker si gioca dietro, saletta fatta a posta, li le poste diventano da PIL di una piccola nazione.
Gli avventori del Marione quando viene notte o sono abitanti della casba, oppure è gente che viene dal centro o dalla collina, comunque conosciuta e che può passeggiare tranquilla fra questi vicoli sudici perché protetta. Se vengono toccati da qualcuno e meglio che questo qualcuno cambi aria. Portano soldi nella Casba e chi porta soldi non deve essere infastidito.
Ora che è sera c’è la gente che sta tornando a casa, se un tugurio nella casba si può chiamare casa, si fermano a bere, a parlare, o a informarsi sul programma della sera.
Andiamo al banco.
Tutto il bar ci guarda.
Siamo bestie strane, nessuno ci conosce, non siamo protetti e siamo decisamente fuori luogo, per abbigliamento, e modi.
Abbiamo l’aria pero: l’aria di chi si muove bene di chi sa quello che sta facendo. La gente non capisce che specie strana di bipedi siamo e ci guarda curiosa.
Dietro il banco il Marione è enorme.
Ha una barba che sembra un maglione, sta versando vino.
- signori?- ci fa ironico.
- Due caffé - gli risponde Sandro?" corretto stravecchio. Grazie-
Anche il Marione è curioso e ci guarda riflessi nello specchio mentre armeggia con la vaporiera del caffè.
Puzziamo proprio di strano, me ne rendo conto.
Arriva il caffè.
- vi ho gia visti?- indaga il Marione.
- Può essere- gli risponde Sandro sul vago lottando con la zuccheriera?" non sono illegali ‘sti cosi-
Marione alza un sopracciglio.
- che cerate?- chiede
- veniamo dal bar del sardo. Volevamo far due chiacchiere - Sandro è lanciato.
- Su che?-
- Hai parlato col sardo al telefono poco fa?-
- Può essere.-
- Su quello.-
- Mi state facendo fare una figura del cazzo. Se cercate una coltellata o una palla mi sa che sta sera la trovate. Pagate e andate.- sussurra.

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