la felicità è solo uno skit della mia vita,
turbata dall'assenza prefissata di uno scopo,
un obiettivo che possa garantire il ritrovo di un emozione ormai persa
e ormai di sconosciute forme sentimentali.
Eppure basterebbe un piccolo sforzo, un piccolo cambiamento
di identità per ritrovare sensazioni fuggite dall'essere
in maniera troppo velleitaria e troppo impulsiva.
La stupidità dell'uomo è questa; la paura, l'incubo, il terrore
di rivivere momenti già espressi in varie forme visive e mentali
che portano ed hanno portato ad un bivio, una stupida scelta che
risulta troppo decisiva per lo stato di inconsapevolezza
e di incoscenza presente in ognuno di noi.
Sistuazione seria, a volte imbarazzante che
per volontà dell'essere non si deve più materializzare
per il rischio che venga ripetuta malamente
e per il rischio di una nuova prova con se stessi
che rende il tutto così difficile e così molto vulnerabile.
Ecco l'errore, ormai irreversibile che tende ad una chiusura
completa in se stesso ed è qui che si deve ricercare una via d'uscita,
uan scappatoia che permetta di riproporsi davanti ad un ostacolo,
una persona diversa da tutte le altre
con la quale risulta più semplice trovare l'elisir dei sentimenti.
Mi faccio schifo da solo a scrivere di tutto questo;
offendetemi, datemi dell'idiota, del cretino,
ma sappiate che il coraggio è sfidare in ogni modo esistente la paura e,
avendola già conosciuta, farò di tutto per liberarmi da queste catene immaginarie
che la vita, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo che passa,
aggiungie nella nostra mente. Guardami; Osservami; e poi dimmi se non è vero.