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Caro Babbo Natale
Caro Babbo Natale,
l'altra sera ti ho visto!
Si, Babbo Natale, eri proprio tu. Non ci posso credere! Eri proprio tu!
Io veramente avevo qualche dubbio sulla tua esistenza, perché i miei compagni di classe mi hanno detto che i giocattoli li portano i loro genitori.
I miei compagni di classe mi hanno detto che è tutta un' invenzione dei grandi e che sono proprio loro che portano i giocattoli a noi bambini.
Caro Babbo Natale, devo dire che un po' non ci credevo più neanche io a questa storia dei doni, delle renne, della slitta volante e tutto il resto. Però da quando ti ho visto ho capito invece che i miei compagni di scuola sono stupidi e non devono dire certe cose. Che poi va a finire che altri bambini tipo me, forse un pochino meno intelligenti di me, non ci credono più in te.
Certo, caro Babbo Natale, devo ammettere che è difficile credere che un tipo un po’ anzianotto come te e, te lo devo proprio dire, anche un po' sovrappeso, possa svolgere tutto quel lavoro di prendere le ordinazioni dei desideri, caricare tutti i giocattoli sulla slitta volante, arrivare dal Polo Nord fino alle nostre case e consegnare il tutto entro mezzanotte.
Si, se non ti avessi visto con i miei occhi, forse la mia fede in te avrebbe vacillato.
Ma io oggi a scuola l'ho detto ai miei compagni! " Guardate - gli ho detto - che vi state sbagliando su quella storia che sarebbero i grandi a portare i regali ecc. ecc.!" Loro hanno detto che sono un moccioso credulone, ma io lo so che esisti veramente.
Me lo ha detto mamma.
Mamma mi ha detto che eri tu. E io lo sapevo che saresti venuto anche quest'anno.
Anche se mamma e papà non si parlano tanto, ogni volta che ti vedo, mamma diventa sempre tanto gentile con papà. È come se anche lei, quando vieni, ricevesse un dono.
Deve essere proprio un bel dono, perché mamma, che prima è sempre arrabbiata, specialmente con papà, diventa simpatica e allegra.
Mamma ride sempre quando vieni. Io lo so che anche lei un pochino ti vuole bene. Come tutti noi bambini. Noi bambini ti vogliamo tanto bene perché ci porti i regali.
Io lo dirò anche alla signora maestra, domani, che tu esisti. "Signora maestra - le dirò - posso affermare con assoluta certezza che ho le prove inconfutabili dell'esistenza di Babbo Natale!"
Pensi che così possa andare bene? Ci ho pensato molto su come dirlo alla maestra. Ho cercato sul vocabolario le parole più da grande che potessi e mi è sembrato che potrebbero andare bene."Le prove inconfutabili" è una bellissima frase. La usano sempre i grandi.
Anche papà ogni tanto la dice. È per questo che mi piace tanto.
L'ho sentito una volta che diceva a mamma: " Ho le prove inconfutabili!" E mamma mi sembrava un po’ agitata e diceva " Guarda che ti sbagli, te lo giuro…" e roba del genere. Ma papà diceva che aveva le prove inconfutabili. È per questo che mi piace tanto questa frase e domani la dico proprio alla signora maestra. Pensi che farò un figurone? Io dico di si, è proprio una frase da grandi.
Caro Babbo Natale, ora che so con certezza che esisti, mi preoccupo anche per la tua salute.
Alla televisione hanno detto che le persone sovrappeso hanno il colesterolo alto.
Alla televisione hanno detto pure che è tanto pericoloso avere il colesterolo alto e che fa male al cuore e ci si può pure morire. Così mi sono detto: come farei io se Babbo Natale c'avesse il colesterolo e morisse per il cuore? Anche mamma sarebbe triste. Perché ogni volta che vieni mamma è sempre tanto contenta. Sarebbe una tragedia se mamma non ti vedesse più.
I miei compagni di scuola dicono che Babbo Natale è un vecchio ciccione. Io ho detto che non è vero e che Babbo Natale, cioè tu, è solo una persona avanti con gli anni e lievemente in sovrappeso.
Loro insistevano tanto che mi sono trovato costretto a dare un pugno sul naso a Luigi.
Caro Babbo Natale, non è colpa mia se a Luigi si sono rotti gli occhiali e mi hanno portato dal Signor Direttore. Lui aveva detto che eri un ciccione e io questo non potevo sopportarlo.
Mamma si è arrabbiata tanto quando le hanno telefonato dalla scuola e mi è venuta a riprendere perché mi avevano sospeso. Era proprio arrabbiata, come quando strilla con papà.
Devo proprio dire che credevo che ti avesse scritto una lettera per farti sapere che ero stato cattivo. Devo dire che avevo paura di non ricevere i regali questo Santo Natale.
Invece quando ti ho visto ho capito che anche quest'anno li avrei ricevuti.
Caro Babbo Natale, mi potresti spiegare una cosa? Tutti dicono che arrivi nelle case dal camino.
Ora, mi chiedo, ma nelle case dove non c'è il camino, per caso passi attraverso gli armadi?
Perché io ieri sera, quando papà è tornato prima dal calcetto, ti ho visto dentro l'armadio di mamma.
Un'ultima cosa, Babbo Natale. Di solito ero abituato a vederti nella consueta iconografia che ti rappresenta vestito di rosso con un buffo cappello e del pelo bianco sui risvolti della giubba.
Mi potresti spiegare, caro Babbo Natale, perché ieri sera nell'armadio di mamma eri completamente nudo?
Per finire, un' annotazione. Ti ho trovato veramente sovrappeso!
A presto.
Carletto.
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