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La felicità ritrovata
C’era una volta un bellissimo pianoforte di nome Anselmo che per varie ragioni, che i grandi non possono comprendere, venne abbandonato nella giungla.
Era disperato, povero Anselmo poiché , sin dalla sua nascita era sempre stato considerato come uno dei migliori pianoforti al modo.
Nella sua giovinezza, infatti, numerosi sono stati i teatri che Anselmo ha allietato con la sua musica.
Richiesto in tutto il mondo, era sempre circondato da tanta gente e da amici che attendevano il suo ritorno per poterlo riabbracciare.
Non sapeva cosa fosse la solitudine, né tanto meno il freddo della notte; era disperato…. e, mentre le sue lacrime scendevano, gli si avvicinò la Regina Edera che gli disse:“ hey, perché piangi?”
Anselmo: “Piango perché mi hanno abbandonato, mi hanno lasciato tutto solo…, cosa farò adesso, ho tanto freddo!”
La Regina Edera, che era molto vanitosa, e cercava in tutti i modi di occupare gli spazi degli altri, solo per distendere il suo manto verde e godersi tutto il sole del mattino gli disse:”Sta tranquillo Anselmo, domattina sistemeremo tutto, ora riposati un po’, ti coprirò io dal freddo!”
Anselmo, contento di aver incontrato, in una situazione quale quella che stava vivendo, qualcuno che fosse disposto a prendersi cura di lui, si addormentò beato.
La regina Edera, perfida qual’era si distese col suo manto verde sul dorso nero scintillante di Anselmo, fino a renderlo invisibile agli altri e impossibilitato a suonare.
Anselmo, che era abituato a suonare solo per le grandi platee e per gli altri, pensò che non valesse più la pena suonare…e poi, nessuno più gli avrebbe fatto i complimenti per la sua musica…. era nella giungla ormai…!
Un bel giorno, quando la Regina Edera fu presa da un sonno profondo, si avvicinarono ad Anselmo gli uccelli gemelli Chippi e Ciuppi che sapevano di Anselmo sin dal suo arrivo, ma poiché la conoscevano bene quell’egoista della Regina Edera,…si erano limitati solamente ad osservarlo da lontano il povero pianoforte……..
Chippi:” hey amico, com’è che te ne stai lì tutto silenzioso, tu sei nato per fare musica?”
Anselmo:”stai parlando con me, piccolo uccellino?”
Ciuppi:”si, stiamo parlando con te!”
Anselmo, entusiasta di aver fatto amicizia con degli uccellini continua soddisfatto la conversazione…. “dite un po’, deve essere bello volare ehh?”
Chippi:”si amico, volare è bellissimo, ma lo è ancor di più se fossimo veramente liberi di farlo!”
Anselmo:”non capisco amico, che vuoi dire?”
Ciuppi: “ noi siamo nati per volare come, tu Anselmo sei nato per suonare e adesso poiché l’erbaccia della Regina ti ha praticamente travolto, anche se tu volessi non potresti falro……!”
Anselmo:”…si, ma non dipende dalla Regina Edera!….. per me ora non ha più senso suonare…Quando c’era qualcuno che mi applaudiva, che mi rendeva importante, allora sì, che ne valeva la pena, ma adesso…….. Adesso la mia musica non serve più a nessuno, ero veramente felice allora!…..”
Chippi :”No Anselmo, no!… è proprio adesso invece che puoi veramente essere felice, perché sei libero!…Vedi, noi uccellini sappiamo volare, ma quando gli uomini ci costringono a vivere in cattività, allora sì che il nostro volo non serve più a niente!…siamo nati per volare noi!”
Anselmo:” si, ma non capisco come posso adesso essere felice!?”
Ciuppi :” tu sei un pianoforte e sei nato per suonare, ed è ora che tu capisca che la vera felicità non dipende da quanto tu sia in grado di far emozionare gli altri con la tua musica, ma da quanto tu sia in grado di emozionare prima di tutto te stesso perché gli altri riescano a loro volta ad emozionarsi!”.
È qui che volevo arrivare caro Anselmo! …sei così bello e sei coperto da quest’erbaccia che……”
Anselmo: “ Voi mi state dicendo che la vera felicità è data dalla libertà di voler fare una cosa prima per se stessi e poi per gli altri!?”
Chippi: “Esatto! E siamo venuti anche per dirti, che proprio ora che hai la possibilità di essere veramente libero, stai permettendo alla Regina Edera di renderti schiavo delle sue foglie, e questo, solo perché lei ha bisogno di occupare gli spazi degli altri senza interessarsi di invaderli troppo!”
Cippui: “Stai attento Anselmo, tu sei un pianoforte e sei nato per suonare!…Non permettere che qualcuno ti porti via un dono così grande!”
Terminato il colloquio con Anselmo, Chippi e Ciuppi tornarono al nido con la promessa che quando la Regina l’indomani, si fosse riaddormentata gli avrebbero fatto di nuovo visita.
All’alba del nuovo giorno, Anselmo si svegliò con le idee molto chiare, voleva riprendere a suonare, ma questa volta per se stesso.
Al ritorno di Chippi e Ciuppi, Anselmo gli disse:”Grazie amici ho capito qual è la vera felicità! Vi prego ora, aiutatemi a liberarmi di Edera!”
Chippi e Ciuppi :” Va bene Anselmo, chiameremo il Mastro Gallo affinché possa liberarti da questa strega!”
Il mastro Gallo, che era esperto di piante e di erbacce, rese finalmente libero Anselmo, che d’ora in avanti non smise mai più di suonare.
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- Autobiografico? Lei è per caso un pianoforte? al di la delle battute, non mi piacciono le favole, forse non so apprezzarle. Credo che non si possa parlare della "felicità" attraverso una favola per bambini poichè si sfocia nella banalità. A rileggerci...
Rosita
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