Il foglio bianco chiama, mostra con forza il desiderio di esser colorato con parole d’amore.
È tempo che non lo faccio, è tempo che la mia anima si era asciugata, esaurita, per tutto lo sforzo profuso a vantaggio di persone che non erano in grado di comprendere l’energia profonda del grido provocato da emozioni, violente, pulsanti nelle mie più remote cavità.
Lo facci ora con Te e per Te, dopo giorni nei quali le nostre esistenze si sono unite, toccate, senza veli, senza resistenze, al limite, ed oltre, dell’incoscienza.
Come unica meta il desiderio di stare insieme.
Non io, non Tu, non noi, ma Lui.
Quel sentimento gonfio di caleidoscopiche suggestioni che trascende i nostri corpi ed ad un tempo i nostri corpi nutre e da questi è nutrito.
Quel sentimento che sia Tu che io pensavamo potesse esistere solamente in un luogo oltre i confini del tempo, dello spazio, della luce.
In un luogo del quale poeti e scrittori, i più sensibili, fantasticano cercando di farne conoscere la bellezza ed il senso di serenità dei quali è permeato.
Lo sai, esistono, quel sentimento e quel luogo esistono, sono dentro di noi e ci appaiono quando siamo vicini, quando gli occhi dell’uno danno luce agli occhi dell’altra.
Non abbiamo più bisogno di immaginarli, di cercar di scoprirli attraverso le parole di scrittori o poeti, di proiettarli su persone che faticano ad esserne o che non sono in grado di esserne travolti.
Non ne abbiamo più bisogno perché li abbiamo trovati la prima volta che ci siamo detti di noi.
Di quel momento ho un ricordo di cui non Ti ho mai detto.
Ho visto il sorriso e lo sguardo dai quali eri illuminata.
Ed ho compreso.
Saresti stata, comunque, una presenza costante della mia vita, della nostra esistenza.
Ti amo, Ti amo veramente.