Ci sono cose che a volte non vogliamo sentire per paura di doverci pensare, e ripensare ma quando non puoi fuggire sei costretto a sentirle, questa storia ha del leggendario e forse ci sarà qualcuno che mi smentirà ma io ve la racconto.-
Un giorno dovevo andare a lavorare presso l'ospedale della mia cittò hà dimenticavo io faccio l'imbianchino, tutto fare, così tramite un amico venni chiamato per imbiancare una stanza presso il pronto soccorso, invece la stanza era presso l'obitorio cercai di rifiutare non che avessi paura, ma preferivo starne lontano anche dopo aver sentito strane storie, il mio amico Tonio mi disse che mi avrebbe dato 100 euro in più e che mi avrebbe fatto compagnia, pensai che anche lui avesse paura e insisteva per quello.
Alle cinque del pomeriggio avevamo finito e essendo stata una giornata tranquilla pensammo di fermarci prima di andare via e bere un bicchiere di birra che mi ero portato stando chiusi nello stanzino non sentimmo l'avviso del guardiano e ci chiuse dentro, fin quì un classico ma senza farci prendere dal panico ma solo dal terrore sfondammo una porticina e ci ritrovammo dopo un corridoio in una specie di salone con una grossa caldaia realizzando poi che invece era l'inceneritore forno crematoio, sentimmo che arrivava qualcuno e restammo calmi era un signore addetto all'inceneritore salutammo e facendo finta di niente cercammo di andar via per evitare il problema della porta rotta, lo stesso ci disse solo che aveva bisogno di aiuto e prendendoci per personale dell'ospedale ci convinse dietro lauta mancia, lavoretto facile prendere una cassa e bruciarla si ma occupata da un morto già mi cominciarono a tornare i racconti sui morti , cercando di farmi coraggio prendemmo in tre la cassa e intanto l'addetto al servizio ci disse che si trattava di un morto ammazzato precisamente una signora morta in odore di sospetto da parte della polizia, ma il marito era riuscito a fare i documenti per farla cremare e chiudere senza troppe indagini , sollevato il frontale della stufa che mi dava la sensazione di fare uno sbaglio solo ad aiutarli ora che poi sapevo che era stata ammazzata pensai cerchiamo di fare il lavoro e andiamo via, con forza arrivò in fondo alla buca e chiuse, non so come restammo a vedere che bruciasse ormai era curiosità, appena la temperatura arrivo quasi al massimo un grido sovrumano uscì dalla macchina incandescente e dalla cassa che ormai era rotta dal fuoco con parole nitide sentimmo""aiuto no Dante,""poi affievolirsi fino a veder cenere
io e Tino eravamo di pietra non sò per quanto restammo a guardare la fornace ma non riuscivamo a muoverci poi sciolta la tensione ci girammo e il signore non cera più, sparito andammo via e all'ingresso si presentò un signore con due poliziotti, si presentò ispettore Galambri si accertarono della cremazione e prima di andare via ci disse se era successo qualcosa di strano prima dicemmo di nò, poi lui disse che a volte i morti ci parlano e allora gli dissi quello che avevo sentito insieme al mio amico lui senza scomporsi ci ringraziò e andò via, strana storia restai parecchi giorni a ripensarci e poi una mattina leggendo il giornale lessi che era stato arrestato il marito della signora cremata bene pensai, pagai e uscii dal bar dove stavo facendo colazione e sul muro davanti all'uscita rividi il signore addetto all'inceneritore su un manifestino funebre, morto due mesi prima poliziotto in pensione ispettore Galambri, il padre dell'ispettore visto al crematoio. Un fantasma che aveva aiutato suo figlio e assicurato un farabutto alla giustizia forse i morti non sono così male.-