Ho deciso di iniziare a scrivere la mia schifosa …
Si!!! La “mia schifosa”... la o il “MYSKI”, la definirò così quella frase.
Può essere interpretata come un’ ora, una settimana, un anno, una cosa, una persona o forse tutta la MYSKI vita e tutto ciò che sono costretto ad incrociare… sempre… ogni giorno.
Uno stress incredibile da nascondere continuamente, per non sembrare un malato di mente quale già appaio, causa di irrefrenabili istinti omicidi che non controllo.
In quei momenti perdo la ragione. Esco dal MYSKI corpo. Mi gira la testa e di colpo vedo tutte le cose e le persone di color rosso fino a sbiadire in un bianco che non mi fa vedere più niente. Non distinguo più nulla per qualche secondo e un brivido mi scende lungo le mani, fino a farmi tremare la punta delle dita. All’improvviso mi riappare tutto davanti, con la sola voglia di annientare e far sparire tutto definitivamente dalla MYSKI vista.
Finora questi istinti omicidi li ho controllati, ma domani? Chissà?
Aspettando domani continuo a scrivere…
Il “MYSKI” mattino!
Urla terribili mi sfondano i timpani. Stanno sgozzando due maiali con un coltello da trenta centimetri, appesi a testa in giù, agganciati al paranco per il nervo dello stinco.
Un frastuono incredibile causato da uno dei due porci che afferra con i denti il secchio nel quale sta scolando il suo sangue. Lo lancia contro il muro imbrattandolo di rosso. L’odore acre si spande in tutta la stanza.
Mi sveglio di colpo sobbalzando nel letto. Una goccia di sudore mi scorre dalla fronte scendendo sul MYSKI viso, fino a perdersi nella barba incolta di una settimana. La mano mi formicola, visto che ci ho dormito sopra una notte intera. Il cuore batte talmente forte che sembra non riesca più a contenerlo all’interno del torace. Le orecchie mi scoppiano… forse per la troppa pressione del sangue. Accendo la luce ed infilo un dito dentro l’orecchio per controllare che il sangue non stia schizzando fuori per davvero. Guardo di colpo la sveglia… sono le sei del mattino.