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Come dimenticai Christine?
la notte si annunciava chiara. e al chiaro di luna mi resi conto per
la prima volta che mi avevano rubato gli occhi e il naso. Christine!
che fine ha fatto Christine? è forse a casa tua? ha portato via tutto
compreso il ricordo di se. qualcuno sostiene di averla vista andare via
con due valige per sviarmi nella sua ricerca, ma i più sostengono che
non sia mai esistita. ad ogni modo, avvolsi nella mia tunica
insanguinata quel che restava di me ed uscii per cercarla. non posso
lasciarvi così. volai giù dal terzo piano ma non riesco quasi mai a
morire e incontrai mia madre affaccendata nella cura delle sue povere
cose. "Madre, permettimi solo ancora una volta di pronunciare il tuo
nome", mi aveva già dimenticato. riconobbi quell atteggiamento ed
infatti in pochi istanti giunsero i gendarmi nelle loro classiche vesti
bianche. "centurione" disse il più giovane "cosa devo farne di lui".
pensai che fosse giusto cercare di fuggire ma un uomo dalla folla
sostiene che non c'è motivo di essere nervoso. i gendarmi agitavano i
loro sfollagente. "tornate a casa non è niente, è solo un altro che ha
perso la bussola. e tu, ingrato, perchè non riconosci il nostro
amore?". non risposi, soprattutto perchè come sempre non capivo la loro
lingua. decisi allora di far ricorso alla mia magia. li fissai senza
dire molte parole oltre a dei normali convenevoli come "grazie per le
vostre cure", oppure "non so come potrei fare senza di voi", e nel
frattempo bevvi dal mio alambicco, il filtro dell'invisibilità. riuscii
a fuggire nell'incredulità dei presenti. decisi allora di cercarla per
mare.
il viaggio durò parecchi giorni prima che la prima terra annunciasse a
suo modo" nave in vista" e salisse a bordo.
"Fermatevi" ed imprecai, il silenzio scese sul mio orizzonte come un
rasoio. non so se avessi già smesso a quel punto di emanare odore o
forse la mia menomazione olfattiva mi impediva di sentirlo, ma so per
certo che erano tutti lì ad attendere la prova risolutiva del mio
incantesimo. rinunciai a dimostrare le mie grosse capacità come al
solito, feci solo per non deluderli lo scatch dell' arabo che violenta
i bambini. l'ilarità a quel punto prese il sopravvento e venni adorato
come un sole soprattutto quando dissi che sulla striscia di gaza i
morti non si contavano più e che quella sera dio con tutti gli angeli
avrebbero organizzato una grande bevuta in onore all'amore degl'uomini.
qualcuna disse "non posso più fare a meno di te" e se ne andò. ma di
Christine non c'era traccia. mi recai dal conducente e volevo dirgli
"questa notte sa di chiaro di luna" ma dalla mia bocca uscirono parole
del tipo "conoscete per caso una ragazza di nome Christine? io la
conobbi un giorno ed imparai il suo nome, ma mi portò lontano il vizio
dell'amore". e lui "cosissia, facciamo presto" e partimmo a tutta
velocità. "la prego signore. si fermi qui!" dissi rivolgendomi alla
luna. io non conosco la causa ma un giorno pagherò questo conto.
il conducente ci lasciò lì' uno di fronte all'altra. la solitudine era
concreta. più nessuno intorno a noi. tanto da sentirmi finalmente a mio
agio e libero di dare sfogo alle mie lacrime. ma di lacrime non ne ho
più.
guardai la luna dritto negli occhi e le dissi. "perchè mi hai rubato
Christine?" non rispose ma sorrise. forse malinterpretando questo
segnale il mio cuore si riempi di rancore, ma il dado è tratto da sotto
la tunica tirai fuori un punteruolo da ghiaccio e lo riovolsi alla sua
faccia.
"non rinuncerò mai alla mia infelicità, almeno questa, non puoi
portarmela via"
m'inginocchiai, col punteruolo in mano e pensai che non è giusto
uccidere la luna. la raccolsi in un sacchetto di plastica, scavai un
fosso di tre metri e la seppellii viva. così tornai da barcelona e
dimenticai per sempre Christine.
l'ufficiale uncinato che mi segue da sempre ne è testimone
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0 recensioni:
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- X Vincenzo: minchia... grazie per questo commento... se potessi l'incornicerei... sono lieto che ti sia piaciuto
- Sublime... adoro Christine... spero di non farti ingelosire.. ma ognuno ha la sua Christine.. non è giusto uccidere la luna... io l'ho stesa ad un filo di luce... e ballo davanti a lei nudo...
Che gioia leggere un racconto cosi... ha il sapore di erba medica.. guarisce
Il capitano Uncino... ti ringrazia
v
- p. s. x luigi buffalo bill
- xluigi: complimenti per l'arguzia
- Racconto strano ed emozionante letto con molto piacere.
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