Le tue mediose canzoni, penetrano profondamente nel mio cuore. Mi ritrovo con la mente, ventanni precedenti, quando ero innamorata ed offesa dal mio uomo.
Credevo di aver dimenticato quel triste periodo e mi vedo dentro al Reparto di chirurgia e neurologia del Polliclinico Umberto 1°, respiro sudore e morte fra le lenzuola bianche.
L'amore trionfava tra gli amanti e sposi, tenedosi per mano si davano l'ultimo addio.
Una notte, il silenzio era interrotto da un grido straziato dal dolore e dalla morte incombente.
Una giovine donna andò a consolare il moribondo, amava e rispettava la coppia. Lo chiamò: "Luigi, non piangere per il dolore, sappi che hai amato tanto la tua famiglia e la tua sposa, non puoi aver rimpianto. Sii felice perchè un giorno ci rivedremo nel Regno dell'Amore, dove la morte ed ogni dolore sarà cancellato dalla nostra amata Terra e tutti i giusti la regneranno" Sorrise e mi strinse la mano e chiuse gli occhi e si addormentò nel sonno della morte. La giovine donna fu felice di aver amato il suo sposo ingrato e giocherellone nel ricorrere le leggiadre farfalline colorate di rosso e di giallo. Non ha vergogna di aver follemente amato il suo sposo e di aver avuto un cuore matto.