Il telefono di lei è ancora in mano Sua, lo guarda ancora un attimo prima di frugarsi in tasca. " eccole! sapevo che affilarle non sarebbe stata una fatica inutile, ora prenderò il mio souvenir che andrà ad arricchire la collezione... abbiamo trascorso bei momenti insieme vero bambina?" Così dicendo si avvicina al corpo insanguinato e senza vita che giace ai suoi piedi, ne tiene spalancate le palpebre di un occhio con le dita rese sudaticce dall'emozione e avvicina le pinzette affilate al bulbo.
"Ora però la chiamo e poi la sgrido! cattiva! " Bip bip... TUUU TUUU
TRRRRING! TRRRRING! " Maledetto cellulare! proprio ora!"
TUU... TUU... TUU... TUU... TUUU
TRRRRING! TRRRRING! TRRREING! TRRRRING! Prende il cellulare ed in un impeto di rabbia lo scaglia con tutta la forza contro il muro del sottopasso, da vicino, con tutta la rabbia che ha in corpo. Ma il destino attende anche lui quella mattina, ed il telefono va in mille pezzi, esplode praticamente scagliando intorno plastica e schegge di vetro del display che schizzano contro di lui, gli finiscono in faccia, lo feriscono, incontrano i suoi occhi spalancati e lo accecano in un attimo infinito di immenso dolore. Lui barcolla, come un animale ferito e rabbioso, e i suoi piedi incontrano il corpo straziato di lei.
TUT TUT TUT TUT " ma cosa combina? riattacca!? "
Lui cade, cade con le mani che ancora cercano di lenire l'immenso dolore agli occhi, un dolore che non aveva mai conosciuto ma che, se avesse chiesto a lei, avrebbe saputo che ha un sapore ed un odore ed un volto, questa volta il volto è quello di lei morta con la lama di un coltello che spunta da quella gola che qualcun'altro amava baciare ma che per lui è il volto della morte che arriva.
E lui va a raggiungerla a faccia in giù verso un ultimo, fatale, bacio.