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Amanti chiusi nell'animale buffo di ferro nell'era del debito pubblico
L’area di sosta olezzava di cadavere bagnato. Chiuse gli occhi e pisciò. Drenare, espellere, orinare; preferiva però, cambiare l’acqua alle olive.
- Sarà il diuretico Banchedren o qualcosa di meno grave?- Pensò strozzando il suo galletto personale. Accompagnata la portiera all’incastro Lucido tentò la scalata, scalando un po’ così:
- Allora. Immagina l’anno zero. Dove per zero intendiamo il, 2001, 2001? No, no. Intendiamo il 2002…l’euro è entrato nel 2002, no?
Lei accennò un cenno affermativo un po’ come si accende un cero al pomeriggio, col sicuro dubbio dell’ignoto, - arriverò a sera? ?", (vocefuorigioco). Lei d'altronde è così. Fuori.
- Uhm. Diciamo che concordi in pieno sul 2002, vè? -, lui sorvolò preda della fretta espositiva, ma la risposta risabbagliante l’obbligò a far atterrare lo sguardo dove necessitava: sulla carreggiata di competenza; ricominciando l’orazione pensò a quanto sarebbe stato difficile non ammirare tutti quei colori, che decoravano così naturalmente il viso angelico della prossima archeologa. - Ma il punto focale comunque, è lo zero, l’anno zero, l’anno in cui si entra nella sfera €. In codesto rovinoso anno del signore duemilaepassa, i paesi aderenti alla padella Europa adottano l’orfanello € che dal canto suo è sìffelice di cotanto interesse e magni-animità.- Il nuovo risabbaglio lo sorprese intento in un sorpasso gemellare, anche se eterozigote, Panda30 contro Panda45; constatò in quel momento la pericolosità di quei riflessi accecanti che partivano improvvisamente dalla bocca in titanio, in forma di diossido si precisò, di lei. Riprese perciò con cautela: ?" Ogni paese incrostato al padellone si presenta quindi al cospetto dell’autocertificatasi BCE, o ECB se anglofonicamente dir si voglia, ovvero la strafucking-scenica banca centrale europea, colei che stampa ed elargisce gli oramai xtrafucking-pentiti €; ogni crostino impadellato si presenta, ti dicevo, con i suoi conti o meglio i suoi buffi, che poi così buffi non sono…i debiti Medea. I buffi. Possibile che sei de noantri e non sai che so’ i buffi? ?" Lei accese un altro
cero, nonostante fosse già sera, risabbagliandolo ennesimamente. Lucido, oramai cautelatosi, riattaccò spedito. - Naturalmente questo titolato debito pubblico viene convertito nella nuova moneta corrente e i nuovi buffi vengono contratti nel medesimo neoconio. E qui ti voglio,- (di lei ammicchetto,)- buooona. Allora. Io, Itaglia, oramai crosta del padellame, necessito, in quanto abbuffata all’inverosimile, diciamo, molto ingenuamente, di € 100, ok?- Cerin in cero.- Tuu. No, tu no. La parte della sanguisuga a te non tèla-posso-fanfare. Leei, Bicciee, alquanto generosa per statuto, alla mia genuflessa richiesta dice sì mon cherì, te li do io li quattrì, viè qui che te sistemo.-
I risabbagli crescenti di Medea nel mentre sopperivano alle mancanze amperiche del Pandino, lasciando il freddo ferro per il bagnato asfalto e dando così alla via imperiale il giusto risalto. Lui, rilassato dalla sorprendente utilità momentanea dei raggi oculari, costante orava, comunque cautelato orava. - Così, l’enfant prodige eurobancario stampa, e ripeto dalnullastampa, il centone agognato, a fronte naturalmente di un’emissione da parte mia, Itaglia, di un’equivalente in titoli si Stato; BBb, BTp, CCp, o che dir acronimo si voglia; che la Giovine Banca, Eccibi per gli stessi anglofili de prima, provvede really velocemente a piazzare sul mercato.- A quel punto della serata la Medea alata, convertito l’iniziale dubbio in €, non accennava più nessun cenno,- accenneva ceri dappertutto.-(vocefuoriluogo). Il lucido invece vagheggiava vagando cerebralmente tra i palazzoni di vetro di Kaiserstraße a Francoforte sul Meno. E immancabilmente orava. Cautelatorava.
- Però, però. E qui ti rivoglio. - (riammicchetto medeico con posa preliminare del cerino).- Buooona. La neocartoanimata DragonBank, prodiga statutaria, ‘ce sì, a zì, t’ho dato un centone,
qui vojo l’interesse de ‘st’azione.
Che poi corrisponde a un bel 3%, che i membri, e che non si offendano i ventiepassa del comitato direttivo, ci appioppano sopra ai già incassati
100, proprio perché membri prodigiosamente prodighi, statutari. Che poi sarebbe l’iperfucking-cravatta denominato tasso di sconto; che poi di sconto non v’è parvenza; che poi tasso di acconto casomai, dato che ‘sto debito numme-molla-giammai / giàssai, se assaggi il buconero sono guai / messaggi di rivolta e dai e dai, finirai schiantato da un massaggio thai / fatto da una fatwoman così fat che te n’accorgerai, quanto stripperai. Scusa amò ma ogni tanto me parte una rappetta, reminescenze giovanili.-
Il pandaMachine può essere un treno. Oltre che un’animale buffo di ferro, titolato per giunta. È sufficiente guidare il cambio fino alla quinta marcia, mezzo gas, 85/90-100 kilometrinora, chiacchieratina sclerilassante ma comunque amorevole e si va via come su due rotaie. E Lucido era il capomacchina per eccellenza, laureato in pandografia ad honorem.
Si sentiva lui stesso un panda. A detta sua.
- Già alla stazione?- Lei, intuitiva ed aspirante lucida, sintetizzò in quella maniera il viaggio che si stavano facendo; per poi testardamente inerpicarsi di nuovo, carica di ceri e cerini, sul colle Malatino erto oratoriamente dal suo ricercato amore: - continua, continua.-
Imbosco. Parcheggio. Frenammanata; si va lucidi, e la scalata alla torre bancaria ricominciò, ora-scalinando cosà:
- allombra. Riepiloghetto. M’hanno prestato, semprammè Itaglia, ‘na piotta e dico cento, €; in più me ‘ncravattano un 3% che inopinatamente me matematica 3 €, quindi me stampano (dal nulla) e prestano 100, ma indietro me ne chiedono 103, cà và?- Incerata.- Ma su piazza, sul mercato ci sono solo le 100, no?- I santi gongolano.- Solo quelle che hanno stampato. I 3 li pretendono ma realmente non esistono, perché nessun membro ha pensato di stamparli; sono virtuali; non li troverò mai sul mercato. E allora io, disgraziata Itaglia che faccio?-
Stasera nel bosco di SantAnna fiaccolata per la verità, affinché la santa accenni, -portate voi un cero per ognuno.- (vocefuoritempo).
- Che faccio amore mio? Faccio un altro buffo e l’omocampa! E così
facendo, un’ulteriore 3% si virtualizzerà richiedendo ennesima richiesta; e la ruota gira. Questo a dimostrazione della controtesi per la quale il debito pubblico è inestinguibile, matematicamente parlando. Di fatto, lucidamente possiamo affermare che nonostante siano oramai anni che ci sfragnano le cosiddette chiappe con le tasse: perché il debito, gli interessi sul debito, il rapporto deficit-pil; nonostante il sudangue versato every day, nonostante gli esattori citofonanti, le bollette col passamontagna,
nonostante il latte munto dal culo delle vacche, il pane sfornato dagli ani dei fornai, nonostante tutto il debito pubblico itagliano quest’anno, anno di un signore duemilaotto, è aumentato ancora di qualche miliarduccio di €. Mò dimme che c’ho torto. Secondo me c’ho corto.-
Per chi non ha avuto il piacere di conoscere Medea, determinati atteggiamenti per così dire oleosi, che la caratterizzano a tal punto da farne un prototipo, medeico appunto, potrebbero risultare disinteressatezza, negligenza o pressappochismo, ma per chi non è un profano della tipologia come Lucido, si trattava di un vezzo, una peculiarità da scartare velocemente come un dolcetto al cocco, per poi goderne a pieno le profondità gustevoli. - Sei rimasta a ieri sera tu, vè? ?" Le disse infatti.
Il panda metallico era stato sostato fuoripista su un triangolo verde d’erba bagnata a una decina di metri dalla stradella comunale da cui erano arrivati. In quel punto l’asfalto salmastroso faceva una curva a novanta gradi e anche se in numero infimo, qualche altro mezzo di trasporto amoroso circolava guardingo in cerca dell’appizzo sessadeguato; ed amor trasportando i rari fari dei mezzi ormonati curvavano fleshiando la coppia, potenzialmente fotografandola, in spregio di qualsiasi legge sulla privacy, in pose a dir poco ginniche. I due erano a conoscenza delle problematiche Illo loco, ma già il giorno prima i flash curvanti erano stati surclassati dalle risabbaglianti, e perciò chi cambia la strada vecchia per quella nuova, malesaritrova. ?" Aahmore mio. Ma quanto mi capisci? -, e qualche detto romanesco lo sapeva anche l’archeodistratta che nel frattempo s’era ateizzata, rinunciando definitivamente a grazia e verità; e agli ac-cenni.
Quel coloraro di Lucido invece non abbandonava mai il suo zaino quattro stagioni sovraccarico di circospezione, -è pieno de sfrattati pure oggi, eh?-
Laureanda, Medea preparava la tesi, e sembrava essere già a buon punto; dopo i primi rilevamenti topografici infatti cominciò l’approfondimento:
- ma come fai a sapere tutte ‘ste cose? ?" gli sussurrò ammiccante, lanciando saettate alle di lui labbra seccate dall’interminabile orazioncella;
questi mitici colpi di cielo generati dal solo andirivieni battente delle sue
palpebre facevano il paio con gli abbagli di luce riverberata dalla dentatura stellare. Il Pandino era un’orgia di onde amorevoli, ma il lucido continuava a dar lustro al suo nome natio, restando tale.
- Tiè. Guarda che c’ho nel portafoglio invece della tessera sanitaria.- Disse cercando di ripararsi dalla pioggia ridondante. Nel frattempo l’archeogiacca era planata come un surf nel vano posteriore, lasciando libere le lunghe archeomani giusto in tempo per raccogliere un fazzoletto di carta gialla con tanti orsiYoghi inebetiti stampati, che lucidamente le fu porto. C’era scritto in un corstampatello tutto rosso:
“Articolo 7 statuto BCE: Indipendenza
Conformemente all'articolo 108 del trattato, nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal
trattato e dal presente statuto, né la BCE, né una banca centrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono
sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro
organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e
a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti.
- Della serie, famo un po’ come cazce pare! ?"
- Ma pensa te. Ma dove l’hai trovato ‘sto tovagliolo?- La fase oleosa dell’archeotipa impostasi sulla scena, faceva intanto pesare tutto il suo ingombro di prerogativa, ed il primo bottone dell’archeocamisella si liberò delle catene dell’asola senza che nessuno avesse modo di notare il movimento delle mani; l’uomo del colore infatti prendendo il fazzoletto statutario filosofeggiò mutamente sulle possibilità motorie di quelle due meraviglie
ornanti il decolté.
?" È un tovagliolo da decoupage. De-cou-page? Niente, eh?- Ma non ebbe il coraggio di domandarle se oltre a far strabuzzare gli occhi, rilassare le mani ed impennare la pressione sanguigna, quelle due “cose fantastiche” potessero anche sbottonare le camiselle. Medea, la cui oliatura maturava ad ogni scatto della lancetta più veloce, aveva declassato i risabbagli a mugugnetti sincopati, dando campo libero ai mitologici colpi di cielo che faceva saltellare alternamente dalla bocca mai doma agli occhi petroliferi di lui.
- E poi devi sapere anche che l’EKB come la chiamano nel freddo est, è formata proporzionalmente da tutte le banche centrali dei singoli paesi aderiti come patelle allo scoglio virtual-europeo, ma caso strano e oserei dire sherlokolmesco, anche paesi, che sono sì in Europa ma non hanno adottato il diseredato €, come l’angloTerra e un paio di vikingoTerre, partecipano alla spartizione euresca. E nessuno m’ha mai spiegato picchè? Picchè? Ci dovrebbero spiegare. Almeno dovrebbero rispondere a chi jelo chiede, tipo questo tipo di tipologia umanoide. Che sarei io, beninteso.- Un narratore aquaparkofilo come ce ne potrebbero essere ovunque, descriverebbe l’atteggiamento medeico in atto illo tempore come una grande inaugurazione aquaparkika, dove i bagnanti a scrocco, tanti quanti sarebbero, assalterebbero gli
scivoli di tutte le misure e pendenze buttandosi in uno sdrucciolevole capofitto, come suicidi in attesa dell’acqua santa; così si sentiva l’archeormonata, come una fitta serie di acquagiochi slittanti dove chiunque anima, animale, animato, animista, animatore animalista o animoso anione, anche se restio finiva col cedere irrefrenabilmente all’effetto piano metallico inclinato bagnato, atterrando coattamente col culo ammollo.
- E che la banca d’itaglia è privata? A parte un 5% all’inps che è servito a rimandare il coma pensionistico, lo sapevi che è privata?-
Lei dinanzi quelle lucide provocazioni continuò senza sosta alcuna la produzione oleica, questa volta sostituendo i già miti colpi di cielo con vellutati colpi di mano. Un narratore sci-ofilo come ce ne potrebbero essere su qualsiasi pendenza, descriverebbe l’atteggiamento medeico in atto illo tempore, come una grande inaugurazione sci-istica, dove i discendenti a scrocco, tutti quanti sarebbero, assalterebbero le piste di tutti i colori e carati buttandosi in uno sdrucciolevole capofitto, come suicidi in attesa dello schianto arboreo; così si sentiva l’archeoleosa, come una fitta serie di nevegiochi slittanti dove chiunque presente, presidente, presentatore, presentabile presella, presenza presenile o presentimento, anche se restio finiva col cedere irrefrenabilmente all’effetto piano innevato inclinato, atterrando coattamente col culo anneve.
- E vogliamo parlare del signoraggio bancario?-
Anche se lui insisteva nel negarlo, tutto filava liscio come l’olio.
- La riserva frazionaria?-
L’archeòlea scivolosa non aveva nessuna intenzione di rispondere, intenta come s’era.
- Gli accordi di Bretton Woods? Il professor Auriti?-
Finché il Fenomeno Fece la Fine del Fico Finito nel Formicaio.
Finalmente scivolò.
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