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L uomo del mare
Era un giorno d inverno e il cielo era ostile ad un tratto ho intravisto una luce che mi illuminava l animo, come prigioniera di una forza celestiale mi incamminai verso di lei ed ad un certo punto mi colpisse vedere che proveniva da uno spazio tra le nuvole li il mio sguardo si incontra ad un punto di incontro e mi soppressi vedendo che ero arrivata alla scogliera, li vidi un uomo che stava seduto sugli scogli con lo sguardo fisso verso il mare mi avvicinai verso di lui come un'autonoma e li notai che era un tipo dalla corporatura robusta con larghe spalle aveva capelli neri come carbone con riflessi bianchi il suo viso non era rasato di chi aveva trascorso una notte insonne ad un tratto si giro e rivolse il suo sguardo verso me rimasi folgorata dai suoi occhi scuri e il suo sguardo era magnetico non riuscivo a non fissarlo sentivo vampire il mio corpo le gambe mi tremavano il mio viso era in fiamme non so cosa mi stava accadendo ero avvolta da una strana sensazione ad un tratto lui mi rivolse la parola dicendomi: ciao? Con una voce dolce e soave ma io non riuscivo a pronunciare niente ero come paralizzato dal suo sguardo come in un incantesimo quel tipo di stato confusionale al quale di solito si da il nome di colpo di fulmine. Ad un tratto vidi che lui si alzo e si avvicinò verso me arrivato da me mi allungo una mano sulla mia e la prese tra le sue accarezzandola mi disse. come ti chiami? Gli risposi stella! e tu? Michele. piacere continuavo a fissare il suo volto fino a che una gocciolina di pioggia mi distrasse da lui alzai lo sguardo verso il cielo e capi che stava per arrivare un temporale non feci neanche in tempo a pensare dove rifugiarmi che si scateno l inferno una pioggia intensa comincio a cadere fitta lui mi disse: che dietro la scogliera cera un capanno di pescatori mi afferro per un braccio e mi fece strada di seguirlo. arrivati al capanno dei pescatori completamente fradici di pioggia io tremavo dal freddo ma nonostante mi guardai intorno era una piccola grotta scavata in una montagna alzai lo sguardo al soffitto e notai che aveva delle fessure che facevano penetrare delle goccioline di pioggia poi mi guardai intorno e li vicino cera una piccola barca da pesca color cielo mentre ero intenta a visionare quel posto ad un tratto starnuti e lui si giro eravamo solo un paio di centimetri lontani l uno dal altro i nostri sguardi si incontrarono leggevo nei suoi occhi un certo imbarazzo e soprattutto una tristezza che conoscevo bene lui ad un tratto si tolse il giubbotto e lo mise sulle mie spalle e disse :volevo chiederti cosa facevi li alla scogliera? io gli spiegai della stana attrazione che mi a fatto giungere li. Ed io li chiesi. Che cosa faceva lì seduto sulla scogliera? a un tratto mentre ognuno di noi due si giustificava la terra, comincio a tremare non capimmo cosa stesse succedendo era un'oscillazione cosi forte che fece cadere delle pietre di roccia Michele si avvicinò a me e strinse a se dicendomi: e un terremoto stai calma sta passando. Io ero terrorizzata non sapevo cosa fare poi a un tratto la terra smise di tremare tutto era ritornato calmo riuscivo a sentire il rumore del mare che si scagliava contro la scogliera e la pioggia che continuava a cadere fitta. michele sciolse il suo abbraccio da me e mi disse: dai vieni sediamoci in quella barca fino che non smettera di piovere. Io obbedii. Eravamo lì ormai da UN paio di ore a fissare fuori la pioggia che cadeva, sembrava che non volesse più smettere. Eravamo seduti sul fondo della piccola barca color cielo ha poggiati uno a l atro sentivo il calore del suo corpo al mio. mentre ero assolta da quella atmosfera lui mi disse:fuori e quasi buio se non smette di piovere saremo costretti a passare la notte qui? io non avevo al cuna intenzione di passare la notte in quel posto con uno sconosciuto e mi alzai di colpo ascendo dalla barca. lui mi disse :guada che mica ti violento? e sorrise. io li dissi. Non penso per niente che tu mi faccia del male ma... m'interrompi girandomi verso l uscita no pensai non posso restare qui devo tornare a casa presi la mia decisione e senza troppi preamboli mi tolsi il giubbotto e lo porsi a lui cerco di ribattere ma io scappai via sotto la pioggia sentivo che mi chiamava ma non mi girai corsi più che potevo con tutto il fiato che avevo in corpo e arrivai in strada dove ero prima di incamminarmi verso quella luce lì a pochi passi avevo parcheggiato la mia macchina ero affannata e infreddolita ma mi davo forza dicendo tra me e me che fra un Po sarei giunta a casa e li avrei fatto un bagno caldo ero li seduta davanti alla mia scrivania a fissare il mio pc ascoltavo della musica di un cantante da me amato ma tanto i miei pensieri erano al trove ripensando al giorno prima quel incontro inaspettato agli eventi che lo hanno creato e soprattutto a lui mickele. chissa se un giorno lo rivedrò , Be e stato bellissimo stare li in quel rifugio di pescatori. ad un tratto un suono mi distolse dai miei pensieri era il mio cellulare. risp era la voce di mery una mia amica di lavoro che m'invitava sabato sera in un localino sul mare a pranzare insieme per fare due chiacchiere tra di noi. si ok ci vediamo li direttamente so dove, gli risposi,, ora ti saluto o una montagna di lavoro da finire. E riattaccai il cellulare. posai il cellulare sulla scrivania la scrivania era di fronte la finestra che dava sul mare un panorama ad effetto il colore del cielo era uguale a quello del mare un azzurro limpido il sole rifletteva in tutto il suo splendore il mare era calmo giusto per una gita in barca, era una giornata di fine primavera e fra non meno sarebbe arrivata l estate. Solo il pensiero mi rendeva felice finalmente un po' di riposo. passai la giornata con la testa tra le nuvole anche se in cielo non cera neanche l ombra mi sentivo leggera come una piuma era una sensazione che non provavo da tanto bo pensai forse e la primavera be se non mi metto a lavorare seriamente non finiro mai la relazione in tempo per venerdi. Cosi mi misi subito a lavoro cercando di concentrarmi al massimo di me. ore 20 00 fissai l orologio a parete che era nella mia camera sa letto era tardissimo mery mi aspettava di gia presi in fretta la mia borsetta e mi diressi verso la porta d ingresso ero vestita con una gonna si seta nera di media lunghezza avevo indossato un corpetto di merletto nero molto scolato di dietro e avanti avevo una collana di cristalli svaroschi di due colori nera e bianca gli orecchini uguali alla collana molto lunghi che toccavano le mie spalle avevo raccolto i capelli stie prof e mi ero truccata molto leggera e per finire mi ero spruzzata due gocce di scianel un profumo francese che mi piaceva molto. Arrivai al locale be era carino ed era non molto affollato di quei tempi mentre entrai, mi vidi riflessa nel vetro della porta d ingresso be, dissi tra me e mi ero perfetta alta con i capelli platino occhi celesti come il cielo figura snella be piacente. Entrai nel locale e con lo sguardo cercavo mery ma trovai lui si lui Michele l uomo dei miei sogni l uomo che era li sulla scogliera a fissare il mare be lui, mi diressi verso lui che era al bancone del bar. ciaoo gli dissi e lui si volto e capii dal suo sguardo che era molto contento di rivedermi si alzo e mi diede un bacio sugli scogli con lo sguardo fisso verso il mare mi avvicinai verso di lui come un'autonoma e li notai che era un tipo dalla corporatura robusta con larghe spalle aveva capelli neri come carbone con riflessi bianchi il suo viso non era rasato di chi aveva trascorso una notte insonne ad un tratto si giro e rivolse il suo sguardo verso me rimasi folgorata dai suoi occhi scuri e il suo sguardo era magnetico non riuscivo a non fissarlo sentivo vampire il mio corpo le gambe mi tremavano il mio viso era in fiamme non so cosa mi stava accadendo ero avvolta da una strana sensazione ad un tratto lui mi rivolse la parola dicendomi: ciao? Con una voce dolce e soave ma io non riuscivo a pronunciare niente ero come paralizzato dal suo sguardo come in un incantesimo quel tipo di stato confusionale al quale di solito si da il nome di colpo di fulmine. Ad un tratto vidi che lui si alzo e si avvicinò verso me arrivato da me mi allungo una mano sulla mia e la prese tra le sue accarezzandola mi disse. come ti chiami? Gli risposi stella! e tu? Michele. piacere continuavo a fissare il suo volto fino a che una gocciolina di pioggia mi distrasse da lui alzai lo sguardo verso il cielo e capi che stava per arrivare un temporale non feci neanche in tempo a pensare dove rifugiarmi che si scateno l inferno una pioggia intensa comincio a cadere fitta lui mi disse: che dietro la scogliera cera un capanno di pescatori mi afferro per un braccio e mi fece strada di seguirlo. arrivati al capanno dei pescatori completamente fradici di pioggia io tremavo dal freddo ma nonostante mi guardai intorno era una piccola grotta scavata in una montagna alzai lo sguardo al soffitto e notai che aveva delle fessure che facevano penetrare delle goccioline di pioggia poi mi guardai intorno e li vicino cera una piccola barca da pesca color cielo mentre ero intenta a visionare quel posto ad un tratto starnuti e lui si giro eravamo solo un paio di centimetri lontani l uno dal altro i nostri sguardi si incontrarono leggevo nei suoi occhi un certo imbarazzo e soprattutto una tristezza che conoscevo bene lui ad un tratto si tolse il giubbotto e lo mise sulle mie spalle e disse :volevo chiederti cosa facevi li alla scogliera? io gli spiegai della stana attrazione che mi a fatto giungere li. Ed io li chiesi. Che cosa faceva lì seduto sulla scogliera? a un tratto mentre ognuno di noi due si giustificava la terra, comincio a tremare non capimmo cosa stesse succedendo era un'oscillazione cosi forte che fece cadere delle pietre di roccia Michele si avvicinò a me e strinse a se dicendomi: e un terremoto stai calma sta passando. Io ero terrorizzata non sapevo cosa fare poi a un tratto la terra smise di tremare tutto era ritornato calmo riuscivo a sentire il rumore del mare che si scagliava contro la scogliera e la pioggia che continuava a cadere fitta. michele sciolse il suo abbraccio da me e mi disse: dai vieni sediamoci in quella barca fino che non smettera di piovere. Io obbedii. Eravamo lì ormai da UN paio di ore a fissare fuori la pioggia che cadeva, sembrava che non volesse più smettere. Eravamo seduti sul fondo della piccola barca color cielo ha poggiati uno a l atro sentivo il calore del suo corpo al mio. mentre ero assolta da quella atmosfera lui mi disse:fuori e quasi buio se non smette di piovere saremo costretti a passare la notte qui? io non avevo al cuna intenzione di passare la notte in quel posto con uno sconosciuto e mi alzai di colpo ascendo dalla barca. lui mi disse :guada che mica ti violento? e sorrise. io li dissi. Non penso per niente che tu mi faccia del male ma... m'interrompi girandomi verso l uscita no pensai non posso restare qui devo tornare a casa presi la mia decisione e senza troppi preamboli mi tolsi il giubbotto e lo porsi a lui cerco di ribattere ma io scappai via sotto la pioggia sentivo che mi chiamava ma non mi girai corsi più che potevo con tutto il fiato che avevo in corpo e arrivai in strada dove ero prima di incamminarmi verso quella luce lì a pochi passi avevo parcheggiato la mia macchina ero affannata e infreddolita ma mi davo forza dicendo tra me e me che fra un Po sarei giunta a casa e li avrei fatto un bagno caldo ero li seduta davanti alla mia scrivania a fissare il mio pc ascoltavo della musica di un cantante da me amato ma tanto i miei pensieri erano al trove ripensando al giorno prima quel incontro inaspettato agli eventi che lo hanno creato e soprattutto a lui mickele. chissa se un giorno lo rivedrò , Be e stato bellissimo stare li in quel rifugio di pescatori. ad un tratto un suono mi distolse dai miei pensieri era il mio cellulare. risp era la voce di mery una mia amica di lavoro che m'invitava sabato sera in un localino sul mare a pranzare insieme per fare due chiacchiere tra di noi. si ok ci vediamo li direttamente so dove, gli risposi,, ora ti saluto o una montagna di lavoro da finire. E riattaccai il cellulare. posai il cellulare sulla scrivania la scrivania era di fronte la finestra che dava sul mare un panorama ad effetto il colore del cielo era uguale a quello del mare un azzurro limpido il sole rifletteva in tutto il suo splendore il mare era calmo giusto per una gita in barca, era una giornata di fine primavera e fra non meno sarebbe arrivata l estate. Solo il pensiero mi rendeva felice finalmente un po' di riposo. passai la giornata con la testa tra le nuvole anche se in cielo non cera neanche l ombra mi sentivo leggera come una piuma era una sensazione che non provavo da tanto bo pensai forse e la primavera be se non mi metto a lavorare seriamente non finiro mai la relazione in tempo per venerdi. Cosi mi misi subito a lavoro cercando di concentrarmi al massimo di me. ore 20 00 fissai l orologio a parete che era nella mia camera sa letto era tardissimo mery mi aspettava di gia presi in fretta la mia borsetta e mi diressi verso la porta d ingresso ero vestita con una gonna si seta nera di media lunghezza avevo indossato un corpetto di merletto nero molto scolato di dietro e avanti avevo una collana di cristalli svaroschi di due colori nera e bianca gli orecchini uguali alla collana molto lunghi che toccavano le mie spalle avevo raccolto i capelli stie prof e mi ero truccata molto leggera e per finire mi ero spruzzata due gocce di scianel un profumo francese che mi piaceva molto. Arrivai al locale be era carino ed era non molto affollato di quei tempi mentre entrai, mi vidi riflessa nel vetro della porta d ingresso be, dissi tra me e mi ero perfetta alta con i capelli platino occhi celesti come il cielo figura snella be piacente. Entrai nel locale e con lo sguardo cercavo mery ma trovai lui si lui Michele l uomo dei miei sogni l uomo che era li sulla scogliera a fissare il mare be lui, mi diressi verso lui che era al bancone del bar. ciaoo gli dissi e lui si volto e capii dal suo sguardo che era molto contento di rivedermi si alzo e mi diede un bacio sulla guancia. Le sue labbra erano morbide come un cuscino di piume il suo corpo emanava un dolce profumo, un profumo che mi faceva perdere i sensi. lui mi chiese cosa fai qui? IL tempo della domanda che mi sentii chiamare da mary sara sono qui mi girai e vidi mery che avanzava verso me. E in quel preciso momento Michele parlo. Allora ti chiami sara io risp si bello aggiunse lui bello come te lo fissai fino alla rivo della mia amica aveva sempre lo stesso carisma i suoi occhi erano sempre belli di uno splendore ferfetto. Allora sara cosa fai non mi presenti il tuo amico certo risp io lui e miohele sara piacere risp mery io ero di nuovo in quella atmosfera di fantasia. Le parole della mia amica rimbombavano come un'eco sara mi chiamo? dai andiamo abbiamo prenotato ed io o fame se ti va puoi invitare anche lui. vidi che miele aveva fatto astrazione anche a sara il suoi carisma era.. mery disse dai micelle vieni a cenare con noi? sara propose a mickele di cenare con noi lui disse. no preferisco non disturbare ma no risp io istintivamente ma lui non accetto dicendo ora non posso sara per la prossima, ero venuto solo per bere un aperitivo. Cosi mise dei soldi sul bancone e ci saluto affettuosamente e andò via. Ma disse mery dimmi come lai conosciuto dove come e io dissi calma ti spigo.. e in un attimo metrecenammo gli spiegai dove e in che circostanza lo avevo conosciuto. lei rimase sorpresa e aggiunse e il destino, sara finimmo di cenare e andammo via uscimmo dal locale e mery mi propose di fare due passi sul molo. Ed io accettai. Li notai che la luna spendeva maestosa in quel cielo pieno di stelle: mi appoggiai alla ringhiera del pontile e dissi a mery; che bella serata vero? Mery rispose si bellissima ma ora io andrei sono un po' stanca, io risp no dai resta ancora un po' e cosi bello questo posto ma lei annui sono veramente stanca se vuoi tu rimani pure. Io risp ok allora buona notte, la vidi mentre si avviava verso la sua auto e sparire. Mi sedetti su una panchina che dava verso il mare, la serata era calma tirava un venticello caldo che annunciava pioggia, ma non mi scompose più di tanto ro lì seduta su quella panchina di marmo e guardavo la luna che si rifletteva dell'oceano, era uno spettacolo molto romantico. I miei pensieri fecero spazio alle mie fantasie ritornarono a michele mi toccavo la guancia dove lui mi aveva baciato e ripensavo alle sue labbra morbide e il suo dolce profumo ad un tratto risenti quel profumo e mi girai era lui che avanzava verso me, ad un tratto il mio respiro si fermo quando lui giunse verso me eravamo cosi vicini che sentivo il suo respiro poi accade che lui mi prese tra le sue braccia e mi bacio. Erano i primi di giugno dell'hanno 2000 io ero nella mia auto e giravo in città faceva un caldo papesco ed ero imbottigliata dal traffico ad un tratto vidi un'auto che mi suonava e con grande meraviglia nel girare il mio sguardo lo vidi era lui Michele alla guida dell'a sua auto sportiva era bellissimo aveva una camicia a righe bianche e blu ed era sbottonata fino al torace e che torace lui mi saluto e io feci lo stesso con un ceno che volesse significare che ero ben lieta di rivederlo non sapevo spiegarmi quel mio comportamento quando lo rivedevo il mio cuore pulsava a mille il mio viso diventava rosso fuoco era una sensazione bella, dal primo giorno che lo vidi il mio cuore e il mio cervello non facevano altro che pensare a lui era diventato una parte di me.
Una parte che nessuno poteva capire dove fosse e dove crescesse il mio desiderio per lui mentre ripensavo a lui mi squilla il cellulare, era lui il suo nome mi sbucava visibile sul displei, risp:ciaoo come va '? Furono le mie prime parole che uscirono dalla mia bocca. salve a te mio angelo oggi e una bella giornata primaverile anche se ce un venticello fresco. ti volevo chiedere di passare un paio di ore con me se ti va '? mentre lui pronunciava quelle parole io ero al settimo cielo, risp. Certo oggi non ho troppo impegni (ma anche se li avessi avuto, pensavo in me tu sei sempre al primo posto mio dolce amore,)allora ci vediamo al porto cosi ti porto in un bel posto che sicuramente ti piacerà molto., e con questo mi disse l ora dellincontro e termino la telefonata. mentre ero ancora in estasi per l appuntamento e guardavo di continuo il mio orologio mi accorsi che era già l ora di avviarmi verso il molo. arrivai li puntualissima e lui era già li ad aspettare ci scambiammo un sorriso e poi lui disse:usciamo con la mia macchina se ti va qui e al sicuro la tua, io risp :certo non ce problema amore. allora lui disse :sai dai che andiamo,. Salii sulla sua bella macchina sportiva e lui subito mi prese tra le sue braccia e mi bacio con passione facendomi rimanere senza fiato, poi disse. Si parte allaciati la cintura ed io sbuffai per la odio e lui: disse con dolcezza tienila pure in mano se ti fa sentire più sicura non abbottonarla ok, ed io gli feci una dolce carezza sulla testa e li diedi un bacio sulla guancia. e cosi ci avviammo verso quella meta da me sconosciuta, io mi fidavo di michelementre correvamo sulla strada io guardavo fuori dal finetrino era una scena bellissima, eravamo sempre piu in alto e sembrava che il mare che io intravedevo in mezzo alle villette estese li in pianura toccasse il cielo che era limpido e sereno come il mare. poi lui mi disse:sei bella sai 'ad un tratto si fermo e mi disse che eravamo arrivati, io mi guardai in torno e vidi un piccolo bar ristorante hotel e li lui mi disse se volevo qualcosa da bere io annui di si entrammo dopo aver posteggiato l auto, il bar era carino tipo paesi esotici ci avvicinammo al bancone ed ordinammo qualcosa, mentre ero li ad aspettare che la cameriera ci versasse da berere lui spari lo intravidi a confabulare con il cassiere e poi torna da me con in mano una chiave. dentro di me pensai a affitato una camera. allora era questo il suo interesse per oggi. ma come se lui mi leggesse dentro annui. no non e come pensi poi parliamo ok ora vieni con me, ci avviammo verso una porta e li lui l apri con quella chiave. Di mia sorpresa quando apri la porta notai che era una doppia con due lettini e non una matrimoniale. ma pensavo. poi lui disse. entra dai non ti mordo mica entrammo chiusimo la porta e lui mi disse ti da fastidio se faccio una doccia. risp. certo di no. lui usci dal bagno con l asciugamano avolto in basso ventre e si avicino a me e disse:non ti va di fare una doccia anche a te noli risp pronta mi sono appena rinfrescata a casa, lui mi chiuse la bocca con un bacio e poi mi disse perche non ti spogli 'ok io mi tolsi solo gli abiti ero vestita in una maniera sportiva molto carina e poi lui continuo i resto non lo togli 'il resto intendeva le mutandine e il reggiseno :,. fallo tu'gli risp e lentamente lo fece mentre eravamo stesi su quel piccolo lettino, poi io annuii come mai non cerano tende ne persiane per creare un po' dombra e lui alzo le spalle e risp be ci penserò la prossima prima di prendere una stanza ok, eravamo tutte e due nudi sul quel lettino e lui mi teneva stretta a lui con forza gentile con quel suo corpo caldo e robusto mi sussurro in un orecchio di rivoltarmi a pangia in sotto voleva farmi due massaggi alle spalle lui sapeva che mi piaceva da morire fammi massaggiare ma gli risp. non ho oli per massaggi qui con me?. Non importa mi disse so essere delicato anche a mani umide e cosi mi massaggio lui si mise con le gambe divaricate dietro il mio fondo schiena e li sentivo il suo dolce peso su di me, mentre cercava di sciogliermi la tensione muscolare io, mi sentivo avvampare tutta. nei movimenti senti che lui si eccito molto e mentre pensavo, questo lui mi disse. Se ti va seno, sto bene cosi si rialzo da me e ci misimo in posizione laterale abbraciandoci intensamente, lui comincio a baciarmi dappertutto (be non proprio) e li esplorava il mio corpo con le sue mani e mi disse: che morbida e la tua pelle poi lui mi chiese vuoi fare l amore con me? si certo li risp istintivamente. Quel che provai stra le sue braccia e indescrivibile come le note di una dolce canzone i nostri corpi si avolgevanono tra loro senza comando senza parole il ritmo era quello del desiderio reciproco mentre facevamo l amore senza inibizione della mia testa, ricordavo le note di una melodia che ascoltavo sempre si intitolava al chiaro di luna di un famoso artista in quei momenti il mio cuore batteva all'impazzata i miei sensi ero come imprigionati dal tempo. La passione cresceva sempre più dentro di me e come se il mio corpo andava a ritmo del suo piacere le notre anime ansimavano di piacere un piacere che non provavo da tanto tempo passione che avevo dimenticato quella emozione era cosi forte che arrivai con un piacere che non so descrivere, lui era un vero uomo un uomo d amare forse l unico dei tanti che ho conosciuto nella mia vita. stravolti dalla passione ci stendemmo uno vicino allaltro rannicchiati e sodi sfatti, lui mi disse sto bene con te perche tu mi comprendi anche con lo sguardo e questo mi piace la passione il desiderio non si cercano non si forza ma si trova senza parole. Mentre lui continuava a parlare, mi fece ascoltare una dolce e triste musica dal suo cell e in me pensavo che solo quando sono con lui, mi sentivo felice e bene come non lo ero mai stata in tutta la mia vita, mi venne in mente che anche se erano attimi rubati era tutto ciò che amavo. Quell'attimo non passo tanto presto il nostro desiderio si riaccese e continuammo ancora a essere travolti da quell'intensa passione. ero attimi che io avrei voluto che non terminassero mai cercavo sempre le sue dolci labbra e i suoi teneri baci,. lui risali sul mio corpo e mi penetro con forza che io senti un po' di dolore ma mi piaceva ci guardavamo degli occhi :i suoi erano di un nero profondo le sue labbra carnose e dolci. Il mio corpo si muoveva al suo ritmo e cosi travolti arrivammo allo stremo delle forze uno addosso allaltro con i nostri sofiri affannosi ci guardammo allungo e ioli dissi ti amo ti amo di un amore avvolgente passionale perche forse era voluto solo dalle note della melodia che rimbombava della mia mente ma giuro che quello che abbiamo fatto non era sesso e non erano solo due corpi che cercano di soddisfare il loro io quella era passione di chi si ama alla follia... sono da poco tornata a casa e sento ancora il profumo della sua pelle sula mia e ripenso a lui chiedendomi se non e stato solo un bel sogsulla guancia. Le sue labbra erano morbide come un cuscino di piume il suo corpo emanava un dolce profumo, un profumo che mi faceva perdere i sensi. lui mi chiese cosa fai qui? IL tempo della domanda che mi sentii chiamare da mary sara sono qui mi girai e vidi mery che avanzava verso me. E in quel preciso momento Michele parlo. Allora ti chiami sara io risp si bello aggiunse lui bello come te lo fissai fino alla rivo della mia amica aveva sempre lo stesso carisma i suoi occhi erano sempre belli di uno splendore ferfetto. Allora sara cosa fai non mi presenti il tuo amico certo risp io lui e miohele sara piacere risp mery io ero di nuovo in quella atmosfera di fantasia. Le parole della mia amica rimbombavano come un'eco sara mi chiamo? dai andiamo abbiamo prenotato ed io o fame se ti va puoi invitare anche lui. vidi che miele aveva fatto astrazione anche a sara il suoi carisma era.. mery disse dai micelle vieni a cenare con noi? sara propose a mickele di cenare con noi lui disse. no preferisco non disturbare ma no risp io istintivamente ma lui non accetto dicendo ora non posso sara per la prossima, ero venuto solo per bere un aperitivo. Cosi mise dei soldi sul bancone e ci saluto affettuosamente e andò via. Ma disse mery dimmi come lai conosciuto dove come e io dissi calma ti spigo.. e in un attimo metrecenammo gli spiegai dove e in che circostanza lo avevo conosciuto. lei rimase sorpresa e aggiunse e il destino, sara finimmo di cenare e andammo via uscimmo dal locale e mery mi propose di fare due passi sul molo. Ed io accettai. Li notai che la luna spendeva maestosa in quel cielo pieno di stelle: mi appoggiai alla ringhiera del pontile e dissi a mery; che bella serata vero? Mery rispose si bellissima ma ora io andrei sono un po' stanca, io risp no dai resta ancora un po' e cosi bello questo posto ma lei annui sono veramente stanca se vuoi tu rimani pure. Io risp ok allora buona notte, la vidi mentre si avviava verso la sua auto e sparire. Mi sedetti su una panchina che dava verso il mare, la serata era calma tirava un venticello caldo che annunciava pioggia, ma non mi scompose più di tanto ro lì seduta su quella panchina di marmo e guardavo la luna che si rifletteva dell'oceano, era uno spettacolo molto romantico. I miei pensieri fecero spazio alle mie fantasie ritornarono a michele mi toccavo la guancia dove lui mi aveva baciato e ripensavo alle sue labbra morbide e il suo dolce profumo ad un tratto risenti quel profumo e mi girai era lui che avanzava verso me, ad un tratto il mio respiro si fermo quando lui giunse verso me eravamo cosi vicini che sentivo il suo respiro poi accade che lui mi prese tra le sue braccia e mi bacio. Erano i primi di giugno dell'hanno 2000 io ero nella mia auto e giravo in città faceva un caldo papesco ed ero imbottigliata dal traffico ad un tratto vidi un'auto che mi suonava e con grande meraviglia nel girare il mio sguardo lo vidi era lui Michele alla guida dell'a sua auto sportiva era bellissimo aveva una camicia a righe bianche e blu ed era sbottonata fino al torace e che torace lui mi saluto e io feci lo stesso con un ceno che volesse significare che ero ben lieta di rivederlo non sapevo spiegarmi quel mio comportamento quando lo rivedevo il mio cuore pulsava a mille il mio viso diventava rosso fuoco era una sensazione bella, dal primo giorno che lo vidi il mio cuore e il mio cervello non facevano altro che pensare a lui era diventato una parte di me.
Una parte che nessuno poteva capire dove fosse e dove crescesse il mio desiderio per lui mentre ripensavo a lui mi squilla il cellulare, era lui il suo nome mi sbucava visibile sul displei, risp:ciaoo come va '? Furono le mie prime parole che uscirono dalla mia bocca. salve a te mio angelo oggi e una bella giornata primaverile anche se ce un venticello fresco. ti volevo chiedere di passare un paio di ore con me se ti va '? mentre lui pronunciava quelle parole io ero al settimo cielo, risp. Certo oggi non ho troppo impegni (ma anche se li avessi avuto, pensavo in me tu sei sempre al primo posto mio dolce amore,)allora ci vediamo al porto cosi ti porto in un bel posto che sicuramente ti piacerà molto., e con questo mi disse l ora dellincontro e termino la telefonata. mentre ero ancora in estasi per l appuntamento e guardavo di continuo il mio orologio mi accorsi che era già l ora di avviarmi verso il molo. arrivai li puntualissima e lui era già li ad aspettare ci scambiammo un sorriso e poi lui disse:usciamo con la mia macchina se ti va qui e al sicuro la tua, io risp :certo non ce problema amore. allora lui disse :sai dai che andiamo,. Salii sulla sua bella macchina sportiva e lui subito mi prese tra le sue braccia e mi bacio con passione facendomi rimanere senza fiato, poi disse. Si parte allaciati la cintura ed io sbuffai per la odio e lui: disse con dolcezza tienila pure in mano se ti fa sentire più sicura non abbottonarla ok, ed io gli feci una dolce carezza sulla testa e li diedi un bacio sulla guancia. e cosi ci avviammo verso quella meta da me sconosciuta, io mi fidavo di michelementre correvamo sulla strada io guardavo fuori dal finetrino era una scena bellissima, eravamo sempre piu in alto e sembrava che il mare che io intravedevo in mezzo alle villette estese li in pianura toccasse il cielo che era limpido e sereno come il mare. poi lui mi disse:sei bella sai 'ad un tratto si fermo e mi disse che eravamo arrivati, io mi guardai in torno e vidi un piccolo bar ristorante hotel e li lui mi disse se volevo qualcosa da bere io annui di si entrammo dopo aver posteggiato l auto, il bar era carino tipo paesi esotici ci avvicinammo al bancone ed ordinammo qualcosa, mentre ero li ad aspettare che la cameriera ci versasse da berere lui spari lo intravidi a confabulare con il cassiere e poi torna da me con in mano una chiave. dentro di me pensai a affitato una camera. allora era questo il suo interesse per oggi. ma come se lui mi leggesse dentro annui. no non e come pensi poi parliamo ok ora vieni con me, ci avviammo verso una porta e li lui l apri con quella chiave. Di mia sorpresa quando apri la porta notai che era una doppia con due lettini e non una matrimoniale. ma pensavo. poi lui disse. entra dai non ti mordo mica entrammo chiusimo la porta e lui mi disse ti da fastidio se faccio una doccia. risp. certo di no. lui usci dal bagno con l asciugamano avolto in basso ventre e si avicino a me e disse:non ti va di fare una doccia anche a te noli risp pronta mi sono appena rinfrescata a casa, lui mi chiuse la bocca con un bacio e poi mi disse perche non ti spogli 'ok io mi tolsi solo gli abiti ero vestita in una maniera sportiva molto carina e poi lui continuo i resto non lo togli 'il resto intendeva le mutandine e il reggiseno :,. fallo tu'gli risp e lentamente lo fece mentre eravamo stesi su quel piccolo lettino, poi io annuii come mai non cerano tende ne persiane per creare un po' dombra e lui alzo le spalle e risp be ci penserò la prossima prima di prendere una stanza ok, eravamo tutte e due nudi sul quel lettino e lui mi teneva stretta a lui con forza gentile con quel suo corpo caldo e robusto mi sussurro in un orecchio di rivoltarmi a pangia in sotto voleva farmi due massaggi alle spalle lui sapeva che mi piaceva da morire fammi massaggiare ma gli risp. non ho oli per massaggi qui con me?. Non importa mi disse so essere delicato anche a mani umide e cosi mi massaggio lui si mise con le gambe divaricate dietro il mio fondo schiena e li sentivo il suo dolce peso su di me, mentre cercava di sciogliermi la tensione muscolare io, mi sentivo avvampare tutta. nei movimenti senti che lui si eccito molto e mentre pensavo, questo lui mi disse. Se ti va seno, sto bene cosi si rialzo da me e ci misimo in posizione laterale abbraciandoci intensamente, lui comincio a baciarmi dappertutto (be non proprio) e li esplorava il mio corpo con le sue mani e mi disse: che morbida e la tua pelle poi lui mi chiese vuoi fare l amore con me? si certo li risp istintivamente. Quel che provai stra le sue braccia e indescrivibile come le note di una dolce canzone i nostri corpi si avolgevanono tra loro senza comando senza parole il ritmo era quello del desiderio reciproco mentre facevamo l amore senza inibizione della mia testa, ricordavo le note di una melodia che ascoltavo sempre si intitolava al chiaro di luna di un famoso artista in quei momenti il mio cuore batteva all'impazzata i miei sensi ero come imprigionati dal tempo. La passione cresceva sempre più dentro di me e come se il mio corpo andava a ritmo del suo piacere le notre anime ansimavano di piacere un piacere che non provavo da tanto tempo passione che avevo dimenticato quella emozione era cosi forte che arrivai con un piacere che non so descrivere, lui era un vero uomo un uomo d amare forse l unico dei tanti che ho conosciuto nella mia vita. stravolti dalla passione ci stendemmo uno vicino allaltro rannicchiati e sodi sfatti, lui mi disse sto bene con te perche tu mi comprendi anche con lo sguardo e questo mi piace la passione il desiderio non si cercano non si forza ma si trova senza parole. Mentre lui continuava a parlare, mi fece ascoltare una dolce e triste musica dal suo cell e in me pensavo che solo quando sono con lui, mi sentivo felice e bene come non lo ero mai stata in tutta la mia vita, mi venne in mente che anche se erano attimi rubati era tutto ciò che amavo. Quell'attimo non passo tanto presto il nostro desiderio si riaccese e continuammo ancora a essere travolti da quell'intensa passione. ero attimi che io avrei voluto che non terminassero mai cercavo sempre le sue dolci labbra e i suoi teneri baci,. lui risali sul mio corpo e mi penetro con forza che io senti un po' di dolore ma mi piaceva ci guardavamo degli occhi :i suoi erano di un nero profondo le sue labbra carnose e dolci. Il mio corpo si muoveva al suo ritmo e cosi travolti arrivammo allo stremo delle forze uno addosso allaltro con i nostri sofiri affannosi ci guardammo allungo e ioli dissi ti amo ti amo di un amore avvolgente passionale perche forse era voluto solo dalle note della melodia che rimbombava della mia mente ma giuro che quello che abbiamo fatto non era sesso e non erano solo due corpi che cercano di soddisfare il loro io quella era passione di chi si ama alla follia... sono da poco tornata a casa e sento ancora il profumo della sua pelle sula mia e ripenso a lui chiedendomi se non e stato solo un bel sogno.
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