Era un pomeriggio qualunque. Non avevo niente da fare e stavo seguendo un programma di Talkshow dove due uomini di colore stavano litigando per una donna. "Mamma mia, non c´e più niente di interessante in televisione" dissi al soggiorno vuoto e cambiai canale. Decisi di fare un po' di zapping e sorvolai velocemente i canali seguenti: Un documentario sulle formiche, un telegiornale, servizi sulla partita di calcio che ci sarebbe stata la sera. Ritornai sul canale del Talkshow. Gli ospiti erano cambiati, al posto dei due uomini di colore ora stavano litigando un uomo grasso, sulla trentina, i capelli lunghi fino alle spalle, con ampie macchie di sudore sotto le ascelle e sua moglie, in evidente stato di gravidanza e, come per ogni Talkshow che si rispetti stavano bisticciando. "Possibile che durante questi programmi televisivi debbano sempre e solo litigare?" chiesi e formai una pistola con il pollice e l'indice della mia mano sinistra. Mirai alla testa del ospite inquadrato in quel momento e feci finta di premere il grilletto simulando anche la detonazione con la bocca. Successe l'incredibile... L'uomo, che da quel che appresi si chiamava John stava accusando sua moglie di averlo tradito con un loro vicino, cadde improvvisamente a terra, colpito in fronte da qualcosa che gli fece esplodere la testa schizzando la prima fila del pubblico di sangue e pezzi di materia grigia... Guardai a bocca aperta la mia mano che formava ancora l'arma da fuoco e lo schermo, dove il pubblico stava correndo verso l'uscita. "Non può essere successo" dissi "no, no, non posso essere stato io..." ma l'evidenza era li, davanti a me sullo schermo, nello studio di quel talkshow, dove il cameraman, preso dalla paura, aveva lasciato nella fretta l'inquadratura sul cadavere. La moglie era inginocchiata vicino a suo marito e gli stava confessando che il bambino non era suo, ma del vicino... Cambiai canale. Un reporter dai capelli lunghi stava chiedendo ad un passante cosa ne pensasse di come il nostro paese stava affrontando i problemi riguardanti l'inflazione. Mirai alla spalla dell'intervistato e premetti di nuovo... Il passante si mise la mano sulla spalla "colpita" e cadde a terra. La telecamera segui l'uomo, mentre il reporter gli stava chiedendo se stesse bene. La telecamera tornò a inquadrare il giornalista, che stava dando la linea alla regia... Premetti il grilletto mirando al suo capo... La testa che prima era ben salda sulle spalle sparì, lasciando sull'obbiettivo della telecamera un miscuglio grigio-rosso. Cambiai canale, preso da una frenesia omicida. Quel pomeriggio tante persone, famose e non, esplosero davanti a telecamere... Non capii il male, il dolore, la paura che avevo procurato... Continuai a premere il grilletto anche quando la televisione era ormai spenta... Non trovando un altro bersaglio puntai la pistola alla mia tempia e sparai...
Buio