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Il venditore di grappa
Mi ricordo una sera al bar, parlando con alcuni amici, eravamo andati sul discorso di lavori che oramai non esistevano più e ne abbiamo elencati alcuni.
Più tardi nel ritornare verso casa, mi ricordai di quando ero bambino e trascorrevo le vacanze dai miei nonni.
Ed è stato proprio durante una di quelle vacanze estive che vidi per la prima volta un anziano signore dalla apparente età di circa cinquant'anni con una vecchia bicicletta entrare nel cortile del nonno.
Con un sorriso lo salutò, poi iniziarono a parlare.
Io anche se piccolo ero abbastanza curioso e mi avvicinai per capire di cosa stessero parlando ed è stato in quel momento che il signore con la bicicletta mi guardò per poi chiedermi:
“Anche tu piccolo vuoi assaggiare questo liquore speciale?”
Io lo guardai esterrefatto, 'chissà cosa mai vorrà farmi assaggiare, pensai tra mè.
Il nonno, nell'udire quelle parole mi guardò poi mi fece un piccolo sorrisetto, io avevo un certo timore del nonno, una persona molto alta per quei tempi, con un paio i baffetti da sparviero, come direbbe un comico che vidi un giorno in televisione.
“Vai a prendere un bicchiere Bepe,” Disse in quel momento il signore arrivato con la bicicletta e nel dire questo lo vidi rimuovere una coperta la quale nascondeva un cesto al cui interno mi sembrò ci fosse una ruota di un automobile.
Io rimasi sbalordito a guardare, mentre il nonno si allontanò per ritornare subito dopo con un piccolo bicchiere.
“Dai fam tastà se lè bunò.” Disse il nonno.
Quel signore piegò la ruota che aveva nel cestello e aprì una valvola, rimasi sorpreso nel vedere che non ne usciva dell'aria, come pensai, ma una specie di liquido bianco.
Dopo averne versato solo alcune gocce nel bicchiere, quel signore chiese nuovamente al nonno:
Dai Bepe, bef e dim se lè bunò?”
Il nonno dopo averla assaggiata esclamò:” Bunò!” E subito dopo ritornò in casa dove poco dopo uscì con una bottiglia che quel signore si affrettò a riempirla di quello strano liquido bianco.
Dopo averne concordato il prezzo, il nonno pagò.
Quel signore dopo avere salutato il nonno con una stretta di mano si preparò ad uscire dal cortile, arrivato sul portone
si girò e disse al nonno:
“Ciao Bepe! sa edem dè che a tre mes,”Poi si allontanò felice.
Ed è stato allora che il nonno mi disse:
“Dai Gioanì ve con me, andom a troà on post dove sguarnà la bottigliò.”
Mi diede la mano e rientrammo in casa, dove mi portò all'interno di un sottoscala, giunti a ridosso di un vecchio armadio, il nonno rimosse un asse, poi infilò al suo interno la bottiglia, richiuse poi l'asse con estrema cautela, mentre io curiosamente gli chiesi:
“Nonno come mai hai nascosto la bottiglia?”
Lui mi guardò con un sorrisetto malizioso e mi rispose:
“Sei ancora troppo piccolo e non sei abbastanza furbo, ora ti spiego per quale motivo ho nascosto la bottiglia.”
“Dai nonno! dimmi perché l'hai nascosta?”
“Devi sapere che, a me piace bere ogni tanto un goccetto di grappa e la nascondo perché se per caso la trovassero i tuoi zii me la berrebbero tutta in pochi giorni e io rimarrei subito a secco e quel signore che hai visto prima, viene solo ogni tre mesi a portarmi questa deliziosa grappa.
”Nonno perché la chiami grappa, se nella bottiglia quel signore ha versato dell'acqua?”Chiesi nuovamente.
“Somaro!” Mi disse, 'in questa bottiglia non c'è acqua e nel dirmi questo mi fece annusare, io appoggiai il naso alla bottiglia e feci un lungo respiro, subito scoprii che nella bottiglia non c'era dell'acqua, ma qualcosa che io non avrei mai immaginato potesse esistesse, tanto era terribile il suo odore.
Con uno sguardo divertito il nonno mi chiese:
”Ai visto che non è acqua?”
“Mi fai assaggiare!”
“Sei troppo piccolo, tra qualche anno la potrai assaggiare anche tu.”
Da quella volta vidi spesso arrivare quel vecchio signore con la bicicletta portare la grappa al mio nonno.
Ora purtroppo il mio caro nonno è morto.
Ma devo dire che, anche se molti anni sono oramai trascorsi, mi è rimasto sempre nel cuore il viso sorridente del mio caro nonno, quando vedeva entrare dal portone quel signore con la bicicletta, il quale nascondeva sotto la coperta, la vecchia ruota di una macchina, piena di grappa.
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