OGGI... Continuo a “strisciare“, imperterrito percorro la via del dolore, quello sottile, perfido, quello che ti si insinua con spietata precisione in ogni pertugio. Mi sento svuotato di qualsiasi forza reattiva, imbocco ogni volta quella via quasi che ne fossi risucchiato incapace di appigliarmi alla più piccola sporgenza, se solo la intravedessi mi ci aggrapperei con tutto me stesso. Come una impeccabile operazione chirurgica quel dolore mi taglia, incide senza pietà la mia essenza allo sbando, scoperchia ogni angolo del mio animo. Io non mi oppongo, come una cavia con gli occhi sbarrati dall'orrore, cerco un rifugio arretrando, subdolo tentativo di sfuggire all'ennesimo istante in cui mi ritroverò indifeso, in balia dell'oscurità.
IERI... Ricordi così delicati, così soavi. Chiudendo gli occhi ho come l'impressione di poterli toccare se solo allungassi le mani. Se solo potessi sfiorarli, fermerei l'attimo stesso cullandomi dolcemente... solo qualche attimo, rivissuto con l’intensità indelebile di chi ancora non può, non vuole rassegnarsi.
La prima volta che vidi i suoi occhi. Il sorriso che mi intimorì per la semplicità che ne scaturiva. Il suo contatto, quelle sue dita così esili.. Insieme, in ogni momento, condivisione di pensieri, emozioni. La sua capacità nell’elevarmi ad “Essere unico” mi ha permesso di prendere coscienza di chi io fossi. Scoperta continua, quotidiana. Un percorso interiore intrapreso senza regole, senza punti di partenza, ne di arrivo. Momenti vissuti con la curiosità che così tanto mi ricordava quella meravigliosa dei bambini. Curiosità semplice, schietta, velata d’ingenuità pura. Corpi caldi, unione dei sensi, coinvolgimento carnale e spirituale.. totale, sinfonia sublime.
DOMANI…. Il mio sguardo si sofferma all’orizzonte, scruta la linea che divide la terra dal cielo. Questo mio sguardo cerca le risposte, il dolore dicono che sia capace di forgiare, ma non placa la mia sete di perché.
Nel dolore cercherò di non smarrire la retta via. È li, pronta ad essere percorsa con nuovo vigore, con ritrovata fiducia, con speranza risorta. Non so cosa mi aspetta, vorrei solo che il destino mi riservasse nuova linfa vitale, vorrei poter rinascere con quell’ ardore, quel vigore fisico e mentale che sempre mi hanno contraddistinto.
Concedetemi questo piccolo sfogo, un piccolo riscatto questo raccontarsi ora, per me. L’inconscio lega patti segreti per sopravvivere, il mio l’ha fatto e senza permesso, spingendomi qui per far scorrere le mie dita su questa tastiera.
Così io scrivo, per ricordare.. per amore.
Qualcuno ha scritto: - tutto ciò che non si esprime, s’imprime - . Quasi un gioco di parole..