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Le due mezze mele
“In natura, 1/2 + 1/2, non farà mai 1; rimane sempre qualcosa in più o in meno. Due metà unite saranno sempre due unità dimezzate distinte, con in più o in meno qualche cosa.”
“Vuoi sostenere che i principi matematici sono errati?”
“Per una mela sono approssimativi e arbitrari; se unissimo due metà di mela otterremo un po’ meno di una mela intera, poiché tagliandola abbiamo esportato un po’ di mela.”
“Basta aggiungere questa variabile ed il gioco è fatto.”
“Non si fa, semplicemente perché non ci interessa la mela, è il calcolo che è diventato più importante.”
“Eppure è con la matematica che misuriamo la realtà.”
“Certo, e andava anche bene fintanto che si adoperava matita e carta; oggi i calcoli si fanno con i potenti calcolatori, rischiamo di perdere il controllo della situazione.”
“Perdiamo il controllo della situazione?”
“Col tempo gli errori aumenteranno.”
“Quali errori?”
“Per esempio lo 0, 1 esiste, ma non lo 0, 003.”
“Non esiste?”
“L’occhio umano non percepisce lo 0, 003, non c’è niente da fare.”
“Ma per due atleti che partecipano a una gara, questa differenza di misura è importante.”
“Già, oggi non avrebbe senso attribuire il primo premio a quello con 0. 003 di ritardo.”
“Tu suggerisci che una volta sarebbe stato un pari merito.”
“Un pari merito per una finalità umana, dunque giusta. I computer nel futuro non faranno che esasperare questa misura dell’inesistente; le tasse, il numero d’identità, i prezzi, il salario, il costo della vita; quando s’imbocca questa strada è finita.”
“Vivremo in un mondo matematico sbagliato?”
“No, sarà matematicamente corretto, per noi uomini sarà sballato.”
“Ma l’astrazione è un ottimo espediente euristico che ha permesso all’uomo il salto in avanti rispetto agli altri animali.”
“Ecco il problema.”
“Cosa?”
“Quello che l’uomo è diventato con questo salto.”
“Non ti piace l’uomo d’oggi?”
“La scienza e la tecnica ha allontanato l’uomo dalla sua realtà.”
“Qual è la nostra realtà?”
“Siamo uomini mortali”.
“Tutto qui?”
“Già, che altro credevi, tutto il resto è illusorio, e non dovrebbe dettare il modo di come percepiamo e organizziamo il mondo.”
“E qual è la vera legge, quale dovrebbe essere la buona misura?”
“Il bello, il sesso, la pancia; la gioia del vivere insomma.”
“Ma non si può costruire un linguaggio comune sua base delle conoscenze e delle sensazioni corporee. Ogni moto dell’animo è imprevedibile, e spesso degenera nell’odio e nella violenza.”
“L’hai detto, il sentimento degenera, perché il nostro intelletto dipende sempre più dai numeri e diventiamo i funzionari d’un procedere sbagliato.”
“Capisco, eh, ci facciamo un’altra birra Socrat?”
“Sì, certo, sono in azione, 2 birre per 2, 99.”
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- Mi piace! C'e' un bel modo di dire quando si dá importanza a particolari di inutile precisione a scapito Della sostanza: questioni di Lana caprina... la matematica è Bella ma non bisogna esserne schiavi...
- Già... sempre più schiavi di una tecnologia molto spesso inutile che a volte ci fa perdere di vista i piaceri reali della vita!
- Che logica... Potente... mi ha incatenato... in Atto...
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