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La fine delle illusioni

La vita non è quella che crediamo che sia, quando siamo giovani. Da giovani crediamo agli amici, crediamo alle donne, crediamo all'amore. Da giovani il tempo sembra lunghissimo, senza fine, e la morte sembra una chimera.
Poi arriva la maturità, l'esperienza, la saggezza. Il tempo si accorcia, il mondo si abbrutisce, le illusioni sfumano e vediamo la realtà. La brutta realtà, che però essendo reale, ha un maggior valore.
Da giovani ci divertiamo a vivere nelle belle illusioni; da vecchi viviamo la brutta realtà, alla quale si accompagna un senso di amaro e di sconfitta. Tutte le illusioni cadono come cristalli colorati che si spezzano contro la realtà. Ma le schegge delle illusioni feriscono l'anima in maniera dolorosa.
La prima a crollare è l'illusione dell'amore. Quando l'uomo capisce che l'amore è solo una illusione, una fame insoddisfatta di sesso, allora di colpo la vita diventa grigia. Eppure questa è la realtà, e la realtà ha un grande valore e bisogna accettarla.
Poi crolla il paradiso del sesso; un'altra grande illusione che serve solo per procreare.
La realtà si fa sempre più buia, prosaica e tagliente. Eppure essa è preferibile ai dolci inganni.
Successivamente cadono le grandi passioni, l'amicizia, gli ideali. E l'uomo rimane solo davanti alla Morte, che è l'unica certezza della vita. Malattie, sofferenza e morte.
Ma l'uomo non può vivere senza sognare. Quando arrivo a questo punto io volontariamente mi isolo dentro nicchie di illusioni, fingendo di credere ancora all'amore, al sesso, all'amicizia. E dentro questi fragili ripari, ritrovo la forza di proseguire il cammino della Vita.

Dicembre 2002

 

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