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Il luna park
Ecco fatto, sono arrivati.
Come ogni anno.
Si sono messi nello spiazzo vicino casa mia, al solito.
È un luna park molto particolare questo.
Il proprietario, ormai lo conosco da tanto, cambia ogni anno i giochi, cambia le attrazioni. Spera di attirare gente.
Sono un fanatico del luna park, l’ho sempre frequentato, da piccolo, con mio padre.
Da grande coi figli.
M’hanno sempre attirato le luci, le locandine pubblicitarie colorate, con quei colori sfacciati, violenti, esagerati e i giochi … ma soprattutto la gente.
Mi interessa vedere chi gira per i luna park.
Questo anno m’ha colpito una signora che evidentemente deve avere una gran passione, almeno quanto la mia.
Passa molto tempo lì, e gioca.
M’ha proprio colpito, sì sì.
Ogni giorno aspetto che arrivi.
È particolarmente attratta dall’otto volante; un otto volante molto diverso dai soliti,
Ha quattro carrozze monoposto ed è consentito solo in casi rari, non ho mica capito quali, occuparle tutte e quattro.
Di solito solo due carrozze sono occupate, a volte tre.
Alla signora interessa salire su una carrozza e non le importa se siano o meno occupate le altre.
Lei deve andare sull’otto volante.
Mi sembra d’aver capito, sentendola parlare col proprietario, che vorrebbe avere l’otto volante tutto per sé, ma non ci riesce quasi mai anzi spesso rimane a terra a guardare in su…
E la gente gira…
Si vede che è sconsolata per non poter salire,.
Si vede che è delusa.
Vorrebbe sempre provare quell’ebbrezza.
Andare su e giù a velocità quasi pazzesca con il cuore che scappa…
E sentire quel motore che come una fiera romba, …al quale attaccarsi, forte, potente, padrone.
Se riesce a salire su quel suo mondo mobile, allora poi può anche rilassarsi un po’ con gli altri giochi… sennò…niente.
Se lo guarda…malinconica…sta un po’…e se ne va
E gli altri giochi?
Ogni tanto li guarda, alcuni attentamente, altri di sfuggita.
Questi giochi sono altamente tecnologici, m’ha spiegato il proprietario.
Mi incuriosiscono da matti anche se non ho ancora ben capito come funzionano.
Per ora so solo che sono basati su domande e risposte: la macchina fa delle domande e quando qualcuno risponde vince un premio ed è obbligato ad alimentare la macchina fornendogli materiale con il quale possa continuare a funzionare.
La signora pare si soffermi volentieri anche su un altro gioco, quello delle boccette.
Gioco tranquillo senza pretese, ma anche di soddisfazione.
Gioco vecchio, vecchissimo.
Devi mandare nelle buchette del piano di marmo, inclinato leggermente, delle palline.
Si vede che è un gioco che l’attrae; quando è delusa sembra che parli alle boccette, sembra dia loro degli ordini e che loro obbediscano.
Quando invece è allegra gioca per abitudine, non prende bene la mira tratta male le boccette e quelle non l’assecondano.
Questo è un periodo in cui riesce ad andare abbastanza spesso sull’otto volante, anche se mai da sola, per cui l’esecuzione del gioco delle boccette ne risente.
Anche gli altri clienti non arrivano. La signora è un bel richiamo…
Il padrone si è accorto di questo mancato feeling e mi ha fatto capire che gli dispiace vedere trattato così il suo gioco. A volte pensa di chiuderlo.
I giochi tecnologici sono ben più attraenti, più giovanili, più alla moda …
Il nuovo avanza a grandi passi ed il vecchio scomparirà per sempre... rimarrà solo nei ricordi. Poi sbiadiranno anche quelli...
Ma tanto non lo chiuderà.
Magari verranno altre signore ad occuparsene con affetto…quel povero vecchio gioco dimenticato…
Così tornerà a vivere…
E sull’otto volante…beh, lì, certo ci sarà sempre qualcuno con la voglia del brivido… quello non si chiude.
Non se ne parla proprio.
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